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Incidenti stradali

Bimba morta sulla Nettunense, assassino irreperibile. L’appello della mamma

l giovane responsabile dell'incidente in cui perse la vita la Stella Manzi, e per cui ieri iniziava il processo, ha fatto perdere le sue tracce. Valore Donna accoglie l'appello della mamma; interrogazione parlamentare del senatore Moscardelli

L’associazione Valore Donna raccoglie l’appello della mamma della piccola Stella Manzi, la bambina di 9 anni che nel dicembre 2013 perse la vita in un drammatico incidente stradale sulla Nettunense: il giovane 23enne di nazionalità romena responsabile di quel drammatico sinistro, a cui sono stati concessi i domiciliari e per cui ieri iniziava il processo, infatti, è irreperibile.

L’INCIDENTE - La tragedia il 26 dicembre del 2013 quando Daniel Domnar alla guida ubriaco e drogato all’altezza di Aprilia centrò in pieno, durante un sorpasso, l'auto a bordo della quale si trovava la bimba insieme alla sua famiglia. Stella morì qualche giorno dopo quel drammatico incidente a causa delle ferite riportate Poco dopo il 23enne venne arrestato. “Ieri avrebbe dovuto tenersi il processo con rito ordinario, ma l'imputato non si è presentato in aula: potrebbe essere andato a cercare rifugio nel suo Paese d'origine oppure potrebbe essersi nascosto da qualche amico nella zona di Nettuno. Secondo quanto si apprende, sarebbe irreperibile da almeno due mesi” spiegano dall’associazione.

L’APPELLO - “L’associazione Valore Donna, che ha sempre seguito la famiglia della piccola vittima, raccoglie oggi l'appello della madre di Stella, Giannina Calissano, che su internet e sui social network ha diffuso la foto dell'assassino di sua figlia, con i possibili luoghi da lui frequentati. Era ai domiciliari in via dell'Olmo 25 a Nettuno (Roma), ma pare avesse amici anche nella zona del poligono militare”.

È scappato dagli arresti domiciliari dopo avere ottenuto un permesso firmato dai magistrati - ha detto la signora Calissano -. Aiutatemi a trovarlo e se lo vedete, chiamate i carabinieri: è un evaso”.

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È inaccettabile – afferma Valentina Pappacena, presidente di Valore Donna – che oggi si compiano ancora certe leggerezze. La famiglia di Stella si era già opposta ai domiciliari, rivolgendosi all'epoca all'ex Ministro Annamaria Cancellieri, proprio per scongiurare il pericolo di fuga. L'omicidio stradale, di cui auspichiamo – alla luce di questi ultimi fatti – un'accelerazione dell'iter, dovrebbe essere messo sullo stesso piano di un omicidio volontario. Non si può pensare che chi si ubriaca e assume droga prima di mettersi al volante, non sia consapevole del pericolo che rappresenta per sé e per gli altri”.

L’INTERROGAZIONE PARLAMENTARE - Sul caso interverrà anche il senatore del Partito Democratico Claudio Moscardelli, primo firmatario del disegno di legge sull'omicidio stradale, redatto con la collaborazione delle associazioni impegnate sul tema nel territorio italiano, tra cui proprio Valore Donna di Latina. Il senatore presenterà un'interrogazione parlamentare sulla fuga del pirata, sulla quale la famiglia della vittima aveva già messo in allarme la magistratura, restando però inascoltata. “Questa vicenda desta notevoli perplessità che a mio avviso – afferma il sen. Moscardelli – vanno approfondite. Il tema della sicurezza stradale va preso sul serio dalle Istituzioni: le ingiustizie e, come in questo caso, la beffa di una fuga, devono essere evitate”.

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