Sono andate avanti tutta la notte, e proseguiranno anche nella giornata di i oggi, le operazioni di messa in sicurezza dell’autocisterna carica di Gpl che nel pomeriggio di ieri, mercoledì 23 novembre, è rimasta coinvolta in un incidente in via Selciatella ad Aprilia. Operazioni estremamente delicate che hanno visto impegnati i vigili del fuoco richiedendo anche l’intervento degli esperti in soccorsi connessi al rischio Nucleare Biologico Chimico Radiologico arrivati dai Comandi di Roma e Napoli. La strada per sicurezza è stata chiusa al traffico e lo rimarrà almeno fino alla tarda mattinata di oggi, o comunque fino al termine dell’intervento. 

L’autocistarna carica di Gpl, con una capacità di 54mila litri, al momento dell’incidente ne conteneva 47mila. Sono stato come detto molto delicate le operazioni di travaso che hanno richiesto il massimo impegno da parte dei vigili del fuoco. 

Le operazioni di travaso

Già nella serata di ieri, dopo l’incidente, in via Selciatela i funzionari di soccorso dei Comandi di Roma e Latina, gli ingegneri Salvatore Corrao e Valentina Di Maccio, hanno predisposto insieme al personale di Latina e agli specialisti Nbcr dei Comandi di Roma e Napoli il cantiere per il travaso per garantire lo svuotamento e la bonifica del serbatoio. Le squadre hanno definito lo scenario e, in collaborazione con la polizia locale e la protezione civile di Aprilia, hanno provveduto ad interdire il traffico su via Selciatella a tutela della pubblica incolumità. 
“L'intervento del personale Nbcr di Roma e Napoli - spiegano dal Comando provinciale dei vigili del fuoco di Latina - si è reso necessario in quanto l'autocisterna incidentata era ribaltata a lato della carreggiata e il veicolo deve essere messo in sicurezza ed alleggerito per consentire il recupero mediante l'impiego dell’autogru” La tecnica di recupero usata è quella prevista per le ferrocisterne rovesciate su un fianco, per le quali si utilizza la tecnica di “'spostamento Gpl mediante l'ausilio della spinta con acqua’ in quanto essa è ovviamente incombustibile ed ha un peso specifico maggiore del Gpl (che tenderà a galleggiare su di essa). Quindi il liquido è convogliato mediante tubazione verso un'altra cisterna e, contestualmente si riempie il serbatoio incidentato di acqua per evitare la formazione di atmosfere esplosive. Per garantire la sicurezza tecnica delle operazioni di soccorso il gpl in fase gassosa deve essere bruciato, dunque le squadre dei vigili del fuoco hanno provveduto a posizionare una torcia per il degassamento della cisterna mediante combustione. Questo ha consentito di abbassare la pressione all'interno del serbatoio di soccorso, fornito dalla ditta coinvolta, per far fluire il Gpl in fase liquida e permetterne il recupero riducendo il rischio di sversamento in ambiente”.
 

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