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Cronaca

Indagine sui depuratori nel sud pontino, chiarimenti di Acqualatina

"Impianti di depurazione a norma. Il gestore conferma la piena disponibilità per ulteriori attività di verifica" commentano dalla società dopo le indagini della capitaneria di porto. Intanto il Comune di Formia scrive ad Acqualatina

Impianti di depurazione funzionanti e a norma. Il gestore conferma la piena disponibilità per ulteriori attività di verifica”: questo il commento di Acqualatina in merito a quanto emerso dall’indagine della capitaneria di porto e della polizia provinciale sui depuratori del sud pontino (solo uno dei quattro, quello di Santi Cosma e Damiano in regola) che avrebbe portato anche alla denuncia dell’amministratore delegato della società.

Ora arrivano i chiarimenti proprio di Acquaaltina rispetto a quanto emerso fino ad ora. “Ad oggi, così come nei mesi addietro, tutti i depuratori indicati negli articoli (Formia, Gaeta, Minturno, SS. Cosma e Damiano) risultano funzionanti e riportano valori conformi ai limiti di scarico imposti dalla normativa vigente - si legge in una nota del gestore -. Peraltro, le acque immesse in rete e quelle depurate sono costantemente monitorate, sia tramite i controlli effettuati dai laboratori interni, sia dalle analisi effettuate da Enti terzi come Asl e Arpa.

L’inquinamento delle acque costiere nel Golfo di Gaeta, dunque, non è imputabile agli impianti gestiti da Acqualatina S.p.A”.

“Dai campionamenti effettuati dall’Arpa Lazio e dalla Capitaneria di Porto, infatti, risulta una sola, temporanea non conformità sanzionabile e, precisamente, quella rilevata in data 14 luglio 2014 presso il depuratore di Gaeta, causata da un evento di pioggia intenso che ha prodotto un rilevantissimo ingresso di acque meteoriche al depuratore, con conseguente alterazione delle acque depurate in uscita.

Ad ogni modo, la lieve entità e la brevissima durata temporale dell’evento non può in alcun modo aver prodotto un simile danno ambientale. Collegare una non conformità all’inquinamento del Golfo, dunque, appare quanto mai azzardato”.

“Per completezza di informazione - conclude la nota della società -, si fa notare che il Golfo di Gaeta è, da sempre, interessato da un inquinamento prodotto da imbarcazioni da diporto e turistico, nonché da scarichi di natura fognaria e industriale non ancora identificati. Problematica, quest’ultima, in merito alla quale Acqualatina si è sempre attivata, anche in sinergia con le Amministrazioni Comunali, regolarizzando già diversi scarichi anomali nella fognatura pubblica del Comune di Formia. Ad ogni modo, il Gestore rimane disponibile per fornire supporto a qualsiasi attività tecnica volta a indentificare la natura dei fenomeni di inquinamento in oggetto”.

IL COMUNE DI FORMIA SCRIVE AD ACQUALATINA -  Proprio ieri il sindaco di Formia, Sandro Bartolomeo, insieme all’assessore Maria Rita Manzi, ha scritto ad Acqualatina - e per conoscenza al presidente della Provincia Eleonora Della Penna - per chiedere un incontro urgente per i dovuti chiarimenti in merito al funzionamento del depuratore.

“E’ con viva preoccupazione – recita il testo della missiva - che apprendiamo dalla stampa dell’indagine di polizia giudiziaria che la Procura della Repubblica di Cassino ha delegato a Capitaneria di Porto e Polizia Provinciale. L’attività degli inquirenti evidenzierebbe irregolarità nel funzionamento del depuratore comunale di Formia con la conseguente immissione in mare di acque solo parzialmente depurate. Oltre che preoccupante, giudichiamo tale responso sorprendente, dal momento che, sin dall’inizio, Acqualatina ha preso parte alla task-force istituita dal Comune di Formia per monitorare la qualità delle acque e reprimere il fenomeno degli scarichi abusivi. In tale veste, ha sempre fornito ampie rassicurazioni circa il buon funzionamento del depuratore, ribadendo tale versione anche nella relazione scritta che questa Amministrazione chiese al gestore per avere un quadro complessivo della situazione e perseguire i suoi obiettivi di tutela dell’ecosistema marino. Gli stessi esami di laboratorio compiuti dall’Arpa Lazio e comunicati al Comune di Formia – ribadiscono il Sindaco e l’Assessora alla Tutela del Patrimonio Ambientale e Naturalistico - evidenziavano il rispetto di parametri e limiti fissati dalla Provincia di Latina per lo scarico delle acque reflue”. L’esito delle indagini, dunque, “discorda profondamente dalle informazioni in nostro possesso”.

Di lì la richiesta di incontro, “finalizzato ad ottenere i dovuti chiarimenti su un argomento tanto delicato per le sorti ambientali, economiche e sociali del nostro territorio”.
L'ultima parte della lettera è rivolta alla neo-presidente Eleonora Della Penna, perché “la Provincia assuma la regia di tutte le operazioni necessarie al disinquinamento del Golfo di Formia-Gaeta, ben sapendo che la questione del depuratore di Formia si somma a quella dei depuratori di Gaeta ed Itri e alla ben nota questione degli allevamenti ittici insistenti nell’area più interna del Golfo, rappresentando ormai un danno permanente alle attività economiche e turistiche della nostra area”.

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