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Cronaca Borgo Montello

Il caso a Borgo Montello, denaro “in nero” per spostare due lapidi

La questione dibattuta in Commissione Trasparenza; presidente Porcari: "Informeremo la Procura". Discussa anche la questione dei finanziamenti per i lavori alla scuola di via Cimarosa

Lapidi sostituite e pagate “in nero”. Questo è quanto sarebbe accaduto nei mesi scorsi al cimitero di Borgo Montello e venuto fuori durante l’ultima seduta della Commissione Trasparenza.

Secondo quanto emerso durante la seduta, ci sarebbe una denuncia fatta da privati cittadini al Comune di Latina nella quale si faceva riferimento al pagamento “in nero” di 400 euro al gestore del cimitero di Borgo Montello per lo smontaggio di due lapidi.

Il dirigente, che ha confermato l’accaduto, ha intimato con lettera del 16 aprile alla ditta concessionaria di cessare immediatamente questo tipo di attività e di restituire le somme.

“La diffida da parte del Comune è stato un atto dovuto – commenta il presidente e consigliere del Pd Sarubbo - ma la Commissione Trasparenza, all’unanimità, ha approvato la proposta del consigliere Lucantonio di informare la Procura dell’accaduto. Non appena approvato, invierò il verbale della seduta della Commissione Rrasparenza alla Procura della Repubblica affinché valuti l’eventuale necessità di procedere con le indagini”.
I commissari vogliono “andare fino in fondo” per prendere le distanze in modo chiaro dalla vicenda e per capire se si è trattato di un pur grave fatto isolato oppure di uno sconvolgente fenomeno di malcostume in essere da più tempo.

Ma è anche un’altra la questione affrontata durante l’ultima seduta della Commissione Trasparenza, quella della scuola di via Cimarosa.

Il presidente della commissione, Omar Sarubbo, aveva convocato in audizione il dirigente Gentili del Comune di Latina per rispondere in merito alla perdita del finanziamento regionale di 480 mila euro per la sistemazione della scuola di Via Cimarosa.

“La Regione ha revocato un finanziamento di 480 mila euro - concesso D.G.R: n. 183 del 27.03.2009  e destinato alla scuola di Via Cimarosa perché il Comune di Latina ha omesso di inviare parte della documentazione necessaria entro i termini previsti – spiegano dal Pd -. I lavori erano già stati aggiudicati dal Comune nonostante la copertura finanziaria non fosse ancora certa e ora, decaduto il finanziamento, tutto si è fermato a discapito della cittadinanza e in modo particolare di chi usufruisce della scuola materna. A detta dell’ingegnere responsabile del procedimento le vie percorribili sono due: o la Regione Lazio, in deroga alla procedura regolamentare, renderà nuovamente disponibili le somme oppure il Comune, al fine di terminare l’opera, è costretto a inserire le somme tra i “debiti fuori bilancio” determinando un’uscita economica non prevista di quasi mezzo milione di euro. Un errore non da poco che rischia di costare molto alla città”.

“Ormai non resta che “appellarsi alla clemenza” della Regione Lazio – spiega Sarubbo - che, in ogni caso, ha applicato la procedura alla lettera a differenza degli uffici del Comune di Latina che, in questo caso, hanno commesso non pochi errori”. “Una leggerezza da mezzo milione di euro non può essere pagata dai cittadini – gli fa eco la consigliera Nicoletta Zuliani - dobbiamo sperare che la Regione abbia iscritto questo finanziamento, di cui non abbiamo certezze se non vaghe rassicurazioni ottenute in una generica telefonata riferita dal dirigente. Non possiamo accettare che i soldi per la scuola di Via Cimarosa finiscano come debiti fuori bilancio perché non essendo preventivate queste spese vanno a togliere risorse da altri interventi”.

Sono due vicende dai contorni inquietanti – conclude il presidente Omar Sarubbo - sulle quali bisogna fare luce completamente e su questo tutta la commissione è d’accordo”.

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