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Cronaca

'Alba pontina', al via il processo in appello per Armando Di Silvio e altri sette componenti del clan

Gli imputati sono stati condannati in primo grado a oltre mezzo secolo di carcere riconoscendo le modalità mafiose del sodalizio di Campo Boario

Ha preso il via davanti alla Corte di appello di Roma il processo di secondo grado di ‘Alba pontina’ a carico dei componenti del clan Di Silvio che hanno scelto il rito ordinario e sono stati già condannati con sentenza del Tribunale di Latina il 14 luglio 2021.  

Sul banco degli imputati il capo famiglia Armando Lallà Di Silvio (24 anni e due mesi di reclusione), la moglie Sabina De Rosa (15 anni e tre mesi), Francesca De Rosa (3 anni e tre mesi), Genoveffa Di Silvio (5 anni e quattro mesi), Angela Di Silvio (6 anni e quattro mesi), Giulia Di Silvio (2 anni e sette mesi), Tiziano Cesari (3 anni e sette mesi) e Federico Arcieri (4 anni). Il Tribunale nella sentenza ha riconosciuto a loro carico l’esistenza di un’associazione di stampo mafioso come è accaduto anche per gli altri componenti del clan condannati definitivamente a oltre mezzo secolo di carcere dalla Corte di Cassazione.
 

Per quanto riguarda il processo la Corte di appello ha fissato per il 4 maggio la prossima udienza: ci sarà prima la relazione del relatore, poi la parola passerà al Procuratore generale e alle parti civili costituite che sono la Regione Lazio con l’avvocato Carlo D’Amata, il Comune di Latina con l’avvocato Francesco Cavalcanti e l’associazione ‘Caponnetto’ con l’avvocato Licia D’Amico.

Poi toccherà ai legali della difesa tra i quali gli avvocati Luca Giudetti, Oreste Palmieri, Angelo Palmieri e Emanuele Farelli.

L’ultima udienza per eventuali repliche e la sentenza è stata fissata per il 15 maggio.

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