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Cronaca

'Alba Pontina', chiesta la conferma delle condanne per Lallà Di Silvio e il clan di Campo Boario

La richiesta del Procuratore generale alla Corte di Appello nel processo di secondo grado: quasi 65 anni di carcere per associazione di stampo mafioso

Il Procuratore generale presso la Corte di Appello di Roma ha chiesto la conferma delle condanne a carico degli otto imputati del processo ‘Alba Pontina’.

La richiesta è arrivata nell’udienza di oggi al termine della requisitoria conclusasi con l’istanza di conferma dei quasi 65 anni di carcere inflitti nel luglio 2021 dal Tribunale di Latina ai componenti del clan di Campo Boario che ha riconosciuto a loro carico l’esistenza di un’associazione di stampo mafioso. Il capo famiglia Armando Lallà Di Silvio è stato condannato a 24 anni e due mesi di reclusione, la moglie Sabina De Rosa a 15 anni e tre mesi, Francesca De Rosa a 3 anni e tre mesi, Genoveffa Di Silvio a 5 anni e quattro mesi, Angela Di Silvio a 6 anni e quattro mesi, Giulia Di Silvio a 2 anni e sette mesi, Tiziano Cesari a 3 anni e sette mesi e Federico Arcieri a 4 anni.  

Alla richiesta del Procuratore si sono associate le tre parti civili costituite: il Comune di Latina, la Regione Lazio e lAssociazione ‘Caponnetto’. La parola è poi passata al collegio difensivo composto da Luca Giudetti, Oreste Palmieri, Angelo Palmieri e Emanuele Farelli. Si torna in aula il 15 maggio per la conclusione delle difese prima che la Corte entri in camera di consiglio per la sentenza.

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