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Cronaca

Fallimento Latina Ambiente, in 26 dal gup. Comune parte civile nel processo

L'udienza preliminare a carico di ex revisori dei conti, ex presidenti e componenti del consiglio di amministrazione accusati di bancarotta

E’ stata aggiornata al 6 e 7 giugno l’udienza preliminare per il fallimento della Latina Ambiente. Lo ha deciso ieri mattina il gup Giorgia Castriota che deve decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio del pm Marco Giancristofaro per 26 persone tra ex revisori dei conti, ex presidenti e componenti del consiglio di amministrazione della società partecipata del Comune di Latina accusati di avere provocato, con l’omissione dei controlli contabili e di bilancio, il fallimento della spa dichiarato il 7 dicembre 2016 con sentenza del Tribunale di Latina.

Tra gli indagati – assistiti dagli avvocati Renato Archidiacono, Luigi Di Mambro, Orlando Mariani, Fabio Federici e Leone Zeppieri – ci sono tra gli altri Bruno Landi e Valerio Bertuccelli; gli ex presidenti Vincenzo Bianchi, Giovanni Rossi, Giacomo Mignano e Massimo Giungarelli; gli ex consiglieri del Cda Gianmario Baruchello, Marco Brinati, Claudio Quattrini, Marcello Vernola, Alfio Gentili, Maurizio Barra, Bruno Calzia, Vincenzo Borrelli, Lucio Nicastro, Stefano Gori, Romeo Carpineti, Francesco Maltoni, Lorenzo Le Donne e Giancarlo Milesi; i componenti del collegio di sindaci revisori Gabriele Giordano, Elvio Biondi, Ruggiero Maurizio Moccaldi, Bruno Pezzuolo e il socio e procuratore della società di revisione Mazars & Guerard, Fabio Carlini, chiamati a rispondere di bancarotta fraudolenta. 

Due le annunciate richieste di costituzione di parte civile, quella della curatela fallimentare e quella del Comune di Latina rappresentato dall’avvocato Francesco Cavalcanti. Nella delibera di incarico a quest’ultimo si sottolinea in particolare che “i reati contestati, dalla bancarotta fraudolenta con le aggravanti, alle false comunicazioni sociali, incidono in maniera pregiudizievole sulle posizioni giuridiche dell'ente. Le condotte contestate hanno impedito all'ente fondatore della società, e suo principale socio, di conoscerne le effettive condizioni in conseguenza di condotte contrarie ai principi di bilancio aziendali e degli intervenuti rapporti sociali e informativi. In tale modo è stato impedito all'amministrazione di assumere per tempo i correttivi del caso al fine di mantenere la gestione della partecipata nei corretti binari interattivi conformi ai canoni normativi, fino alla distribuzione di utili all'azionista privato, disposto, all'evidenza dei fatti contestati, in difetto delle condizioni e dei presupposti di legge”.

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