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Cronaca

Morti per esposizione all'amianto, rendita vitalizia e aumento della pensione per gli eredi

Le due sentenze del Tribunale di Latina per i lavoratori deceduto a causa dell'esposizione alle sostanze cancerogene

Due nuove sentenze del Tribunale di Latina hanno riconosciuto il diritto alla rendita vitalizia alla vedova di un ex operaio Goodyear ed il diritto di una ricorrente ad ottenere l’aumento della pensione del marito morto per esposizione all’amianto.

La prima sentenza ha condannato l’Inail a costituire la rendita in favore della vedova di un ex dipendente Goodyear morto per tumore al polmone nel novembre 2011. Il giudice Umberto Maria Costume ha giudicato fondato il ricorso presentato dall’avvocato Ezio Bonanni per conto della vedova e delle figlie di un ex operaio della multinazionale della gomma che è rimasto esposto alle fibre aerodispense in misura superiore alla soglia normativa per circa 27 anni, ossia per tutto il periodo lavorativo dal 1973 al 2011. Il Ctu nominato dal Tribunale ha ripercorso i dati anamnestici e le risultanze dello scrutinio della documentazione medico-assicurativa, ed ha ritenuto che l’ex operaio fosse affetto da ‘carcinoma squamoso del polmone’. Il giudice ha quindi condannato al pagamento in favore dei ricorrenti dei ratei maturati relativamente alla rendita vitalizia per danno biologico pari ad un grado di menomazione del 90% dalla presentazione della domanda sino al decesso. 

In un’altra pronuncia lo stesso giudice ha riconosciuto l’aumento della pensione per esposizione all’amianto. A presentare ricorso è stata la vedova attraverso l’avvocato Bonanni che chiedeva il diritto alla rivalutazione contributiva della pensione del marito deceduto, relativamente al periodo di esposizione all’amianto certificato dall’Inail. Il tribunale anche qui ha accolto le ragioni della ricorrente, affermando il diritto del deceduto a vedersi accreditato dall’Inps la rivalutazione contributiva per il periodo certificato dall’Inail. 

 “Il Tribunale di Latina – commenta l’avvocato Ezio Bonanni - ha reso giustizia a due vedove, una che si era viste negare il diritto alla rendita vitalizia per la morte del marito per tumore al polmone da amianto e l’altra per vedersi riconosciuto l’aumento della pensione per l’esposizione all’amianto del suo ex coniuge anch’esso deceduto. Prosegue senza sosta la nostra battaglia per tutelare gli esposti all’amianto ed anche le loro famiglie”.

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