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Cronaca

"Ho trovato le pistole per strada e volevo buttarle". Ma il giudice li lascia in carcere

Finocchiaro e Carocci forniscono la loro versione sul possesso delle tre armi con silenziatore pronte a sparare. Scarcerata solo la ragazza

Restano in carcere Stefano Carocci, 38enne di Latina, e Pietro Finocchiaro, 40 anni, anche lui residente nel capoluogo pontino, arrestati lunedì in viale Europa perché trovati in possesso di tre pistole con silenziatore e colpo in canna quindi pronte a sparare mentre è tornata in libertà la 29enne incensurata di Velletri che era con loro in auto.

I tre sono stati ascoltati questa mattina dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ed hanno fornito una motivazione per il possesso delle armi assolutamente poco credibile ad avviso del magistrato che ha riscontrato a carico dei due uomini – chiamati a rispondere di porto illegale di arma clandestina e munizioni e ricettazione - gravi indizi di colpevolezza tali da giustificare la loro permanenza in carcere.

Finocchiaro, assistito dall’avvocato Oreste Palmieri, ha raccontato al gip di avere trovato la busta con le pistole un paio di giorni prima dell’arresto, di averle portate a casa con l’intenzione di buttarle nel secchio ed ha tentato di scagionare Carocci, difeso dall’avvocato Adriana Anzeloni, spiegando che non ne sapeva nulla, versione confermata dallo stesso Carocci alla quale però il giudice non ha creduto. Tanto che ritenendo “grave il quadro indiziario e allarmanti le modalità del fatto” ha convalidato l’arresto e confermato per entrambi la custodia cautelare in carcere.

E’ stata invece scarcerata la ragazza di Velletri che sedeva sul sedile posteriore dell’auto e probabilmente non conosceva il contenuto della busta che si trovava ai piedi di Finocchiaro, che occupava il sedile anteriore del passeggero.

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