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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Truffa da 600mila euro con un falso incidente: i carabinieri arrestano quattro persone

Gli indagati avevano simulato l'investimento di una donna, riuscendo a farsi riconoscere un'invalidità del 75%. Ma il sinistro non era mai avvenuto e la signora godeva di ottima salute

Avevano simulato un falso incidente stradale, con l'investimento di un'anziana donna. Ed erano riusciti a farsi liquidare dall'assicurazione la somma di 600mila euro. Tutto però era frutto di un raggiro, scoperto dal Nucleo investigativo dei carabinieri del comando provinciale di Latina. Questa mattina, martedì 14 dicembre, alle prime luci dell'alba sono stati arrestati in regime di domiciliari i quattro indagati, ritenuti responsabili in concorso di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona. L'attività di indagine si è protratta da giugno 2020 a gennaio 2021 e ha consentito ai carabinieri di ricostruire i fatti. 

La notte del 6 ottobre del 2016 gli indagati avevano appunto simulato l'investimento di una donna ed erano riusciti a indurre in errore l'ignara compagnia assicurativa, che però aveva avviato accertamenti antifrode dopo la liquidazione dell'ingente somma di denaro. I militari hanno dunque potuto verificare che sul luogo del presunto sinistro non era intervenuta nessuna pattuglia delle forze dell'ordine per rilevare l'incidente, né un mezzo di soccorso del 118, a differenza di quanto sostenuto nella richiesta di liquidazione. 

La donna investita inoltre si era recata al pronto soccorso di Latina solo il giorno successivo al presunto investimento e le era stato rilasciato un referto medico con una prognosi di 20 giorni, con diagnosi di "fratture alle ossa nasali e traumi contusivi vari". Tra i vari documenti presentati per ottenere la liquidazione c'erano referti medici, successivamente disconosciuti per firma e contenuto da ignari medici del capoluogo pontino, insieme a una relazione di servizio redatta da un ex appartenente alle forze di polizia, senza che l’ufficio di polizia di appartenenza ne fosse al corrente. Nella relazione si sosteneva che, mentre era di passaggio dal luogo del sinistro, l'ex pubblico ufficiale notava una donna a terra soccorsa da altre persone presenti e arrivate anche dal vicino pronto soccorso, una tesi però che risultava in totale contrapposizione con l’accesso della vittima al pronto soccorso avvenuta esclusivamente il giorno successivo.

L’iter sanitario si era comunque concluso con il riconoscimento alla vittima di un’invalidità permanente del 75% con notevole difficoltà deambulatoria. Dalla documentazione sanitaria emergevano anche spese per stampelle, bastoni canadesi e una poltrona riabilitativa. A fronte di questa documentazione, i militari del Nucleo Investigativo hanno però effettuato alcuni servizi di pedinamento e riprese video che hanno permesso di accertare che la donna godeva in realtà di ottima salute, almeno dal punto di vista motorio. Poteva infatti guidare tranquillamente la propria auto, faceva la spesa e trasportava le buste. Insomma, la signora con un'invalidità riconosciuta al 75% conduceva in realtà una vita normalissima.

Nel corso dell’attività di indagine hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo emesso dalla procura a carico della vittima del sinistro, recuperando circa 500mila euro, provento della liquidazione del presunto investimento. Uno dei quattro indagati è stato bloccato all'aeroporto di Fiumicino grazie all'ausilio della compagnia dei carabinieri di Fiumicino Aeroporti.

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