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Omicidio a Borgo Montello, 29enne ucciso in una spedizione punitiva: nove arresti

Il delitto avvenuto lo scorso 30 ottobre in un'abitazione di via Monfalcone mentre la vittima festeggiava la nascita del figlio

Sono state eseguite questa mattina, venerdì 29 aprile, nove misure cautelare a carico di persone coinvolte nell'omicidio del cittadino indiano Sumal Jagsheer, ucciso a 29 anni, in un'abitazione di via Monfalcone, a Borgo Montello. L'ordinanza di custodia cautelare è stata emessa dal gip del tribunale di Latina ed eseguita in queste ore stanno dagli agenti della squadra mobile di Latina con il supporto di un elicottero che nelle prime ore della mattinata ha sorvolato la città. 

Le persone colpite dalle misure cautelari sono accusate a vario titolo di omicidio volontario, porto illegale di pistola, lesioni personali aggravate e rapina aggravata. Si tratta dunque dell’epilogo di un’attività di indagine condotta dagli investigatori della squadra mobile di Latina avviata subito dopo l’aggressione consumata il 30 ottobre scorso nel corso di una vera e propria spedizione punitiva, mentre la vittima stava festeggiando la nascita del figlio. La festa con i suoi connazionali  si è trasformata in un incubo quando nell'abitazione ha fatto irruzione un altro gruppo di cittadini indiani armati di spranghe che hanno iniziato a colpire i presenti senza pietà. In pochi minuti si è scatenato il panico e il bilancio del pestaggio è stato di un morto e di 10 persone ferite.

Nelle settimane successive la polizia aveva arrestato il 38enne Jiwan Singh, considerato il mandante della spedizione punitiva, e altri tre uomini di nazionalità indiana. Le successive indagini coordinate dalla procura, attraverso l’ausilio di intercettazioni telefoniche e ambientali, ha poi consentito di ricostruire i dettagli della dinamica dei fatti e di ricondurre il delitto e il pestaggio a un gruppo di cittadini indiani capeggiati proprio da Jiwan Singh. Si è trattato di un’azione pianificata per punire tutti i connazionali presenti ai festeggiamenti, ritenuti colpevoli di essersi allontanati dal gruppo, e per incutere timore ad alcuni commercianti appartenenti alla comunità indiana della zona. Tra i reati contestati c’è anche una rapina commessa il 2 ottobre 2021 ai danni di un esercente, al quale erano stati portati via 3.500 euro.

Il gruppo, come emerge dai riscontri della polizia scientifica, era armato di spranghe di ferro e anche di una pistola calibro 9 da cui erano stati esplosi tre colpi di arma da fuoco.

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