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Cronaca

Pugno al poliziotto e spari in via Moncenisio: nuove misure per De Rosa e Pescio Di Silvio

In totale cinque avvisi orali del questore a carico di altrettanti soggetti pericolosi. Divieto di ritorno a Latina per il responsabile delle truffe in serie agli anziani

Cinque avvisi orali del questore sono stati predisposti dall'ufficio Misure di prevenzione della divisione Anticrimine della Questura a carico di altrettanti soggetti protagonisti nelle ultime settimane di gravi fatti di cronaca, mentre una sesta persona è stata alontanata dal comune di Latina per la durata di tre anni.

L’avviso orale è una misura di prevenzione, disciplinata dal codice antimafia, adottata dal Questore verso un soggetto ritenuto socialmente pericoloso. Il provvedimento è scattato per Cesare De Rosa, 26enne di Latina, arrestato e tuttora in carcere per aver aggredito un poliziotto della squadra volante dopo il controllo in auto di due giovani considerati vicini al clan Di Silvio. L'agente picchiato aveva avuto 15 giorni di prognosi.

Un altro avviso orale a carico poi di Ferdinando "Pescio" Di Silvio, 19enne figlio di "Patatone", considerato l'autore degli spari in via Moncenisio del 10 febbraio scorso. Il giovane del clan Di Silvio è ora in carcere per detenzione di arma da fuoco, ricettazione e spari in luogo pubblico.

Gli altri avvisi orali sono stati disposti nei confronti di Giovanni Bernardi, 41 anni, arrestato perché considerato il responsabile, insieme a un complice, della rapina ai danni del tabaccaio di via Cisterna, a Latina; G.I., 51enne assicuratore di Fondi agli arresti domiciliari per detenzione e spaccio di stupefacenti; una ragazza di 23 anni, G.R., attualmente residente a Cisterna dove si trova ai domiciliari, responsabile di violazione della normativa sugli stupefacenti, reati contro il patrimonio e resistenza a pubblico ufficiale.

Disposto invece il divieto di ritorno a Latina della durata di tre anni nei confronti di Raffaele Biancolino, 48enne, pregiudicato di Napoli arrestato dai carabinieri di Latina il 28 gennaio scorso, insieme a un complice, come autore di una serie di truffe nei confronti di persone anziane.

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