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Cronaca

Il bilancio del questore Michele Spina: "Indagini e prevenzione, così abbiamo protetto il territorio"

Il saluto del capo della questura, che si appresta a prendere servizio a Cosenza. I dati e i risultati di quasi tre anni di lavoro sul territorio

Un bilancio più che positivo del lavoro svolto in quasi tre anni alla guida della questura. Il questore Michele Spina, che si appresta a lasciare Latina per Cosenza, suo ultimo incarico prima della pensione, snocciola qualche dato: 287 persone arrestate nel 2020 a fronte delle 219 del 2019; 323 nel 2021. Negli ultimi anni sono diminuiti i reati denunciati ma è salito il numero degli arresti. Parallelamente sono stati emessi 155 fogli di via obbligatori, 347 avvisi orali, 72 Daspo urbani, 16 misure di sorveglianza applicate e 27 richieste e ancora in attesa degli esiti. E poi, decine di operazioni di polizia importanti che hanno consentito di smantellare alcuni gruppi criminali del territorio: dall'operazioen Scarface contro il ramo del clan Di Silvio capeggiato da Giuseppe "Romolo" a movida Latina, da Reset contro il clan Travali agli arresti per l'omicidio Moro fino all'operazione lampo che ha permesso di arrestare alcuni esponenti dei Casamonica che avevano taglieggiato alcuni commercianti del capoluogo.

Latina, il bilancio del questore Spina - Il video

"Quando arrivai qui avevo alcuni obiettivi precisi: aumentare la sicurezza effettiva e aumentare la percezione di sicurezza nella popolazione - spiega il questore Spina - La ricetta, per il mio modesto punto di vista, è stata quella di intensificare l'attività investigativa ma anche fare prevenzione". Il questore Spina saluta la stampa e ci tiene a ringraziare poliziotti, funzionari e dirigenti. Ricorda poi che il suo intero mandato ha coinciso con gli anni più critici della pandemia. "Abbiamo dovuto rimodulare i nostri servizi per contenere la diffusione del virus - spiega - verificando sul territorio il rispetto delle normative che di volta in volta venivano disposte: l'organizzazione di feste, i negozi chiusi, le mascherine. Ci sono stati tre cluster gravi, quelli di Fondi, di Roccagorga e di Bella Farnia a Sabaudia. Molti dei nostri servizi sono stati orientati proprio al contenimento della diffusione del virus e mi hanno coinvolto come autorità provinciale di pubblica sicurezza e come capo della polizia". Il questore ricorda anche il sovrintendente Enzo Marino, in servizio a Terracina e morto proprio a causa del Covid. In tutto questo contesto non si è mai rinunciato all'attività di contrasto dei reati e di prevenzione sul territorio. E proprio a fronte di una flessione dei reati denunciati, in concomitanza con le restrizioni imposte dalla pandemia, sono aumentati gli arresti. "Un questore però può solo dare una filosofia di azione - conclude - Qui ho trovato dirigenti e funzionari molto appassionati e competenti ed è grazie al loro lavoro se siamo riusciti a ottenere i risultati che conoscete".  Un ultimo accenno anche alla sinergia creata con le altre istituzioni e le forze dell'ordine, con il prefetto Maurizio Falco in particolare, e poi con il comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri e con il comandante della Finanza.

Il 10 novembre il questore prenderà servizio presso la questura di Cosenza mentre a giorni è previsto l'arrivo del suo successore, Raffaele Gargiulo.

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