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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Bullismo, Garante dell'infanzia: "Intensificare il sostegno per minori vittime di abusi"

Preoccupano i crescenti casi di aggressione e violenza, anche gravi, subiti dai minori

"Le notizie di questi giorni, di queste ultime ore in merito ad atti di bullismo, di aggressione e violenza, anche gravi, che avrebbero subito minori, sia all'interno di istituzioni scolastiche da parte di personale docente e ausiliario, sia nelle vie delle nostre città, a Latina e Alatri, non possono che destare fortissima preoccupazione e, al tempo stesso, fornire la misura dell'esigenza di intensificare le iniziative e attività a sostegno dei minori vittime di abusi e delle loro famiglie, anche da parte del mio Ufficio, che proprio nella tutela dei diritti dei minori stessi trova la ragione essenziale della sua esistenza e missione istituzionale".

Sono le parole della Garante dell'infanzia e adolescenza del Lazio Monica Sansoni, che ricorda in particolare la vicenda della docente accusata di aver ceduto droga a due suoi studenti, per la quale, nel processo che si celebra a Latina davanti al giudice monocratico, l'Ufficio della Garante si è costituito parte civile. "Costituzione - spiega Sansoni - che rappresenta una novità assoluta in Italia per reati di questo genere, e si ritiene che ci si debba costituire parte civile nei procedimenti penali, ancora in fase di indagine, in cui siano indagati docenti e personale ausiliario per reati a sfondo sessuale e di pornografia minorile in danno di studenti minorenni. In tale direzione, credo sia altrettanto importante - aggiunge Sansoni - la stretta e puntuale collaborazione che il mio Ufficio sta realizzando con le competenti autorità di polizia e giudiziarie, allo scopo di prevenire e contrastare questi inaccettabili fenomeni. Proprio qualche giorno fa una ragazza, a seguito della partecipazione in un istituto scolastico di Latina a un incontro di sensibilizzazione e formazione degli studenti sul fenomeno del bullismo, ha trovato la forza e il coraggio di prendere coscienza del proprio stato di bullizzata e di parlarne con i propri professori e con i genitori, passo quest'ultimo decisivo per una successiva denuncia alle competenti autorità".

Al contempo la Garante sottolinea però come, prima ancora della denuncia, sia essenziale ascoltare i ragazzi vittima di bullismo per cogliere in loro i segnali sintomatici del disagio, come i cambiamenti di umore e di abitudini, il nervosismo, i piccoli atti di autolesionismo, il senso di colpa e di emarginazione, l'isolamento. A questo proposito ricorda inoltre come sia attivo lo "Sportello del centro antiviolenza minorenni", che presta accoglienza, orientamento e sensibilizzazione e che ha sede presso il Consultorio familiare della Diocesi di Latina e rappresenta il primo sportello dedicato nella regione Lazio, che nei prossimi giorni sarà esteso anche alle altre province. Nelle prossime settimane, nelle istituzioni scolastiche pontine continueranno, con le autorità di polizia giudiziaria (postale e ordinaria), gli interventi di prevenzione, sensibilizzazione e formazione di studenti, docenti e famiglie sul fenomeno del bullismo e cyberbullismo e si avvieranno progetti strutturati attraverso laboratori e simulazioni di processi penali minorili. "Oltre che alle autorità preposte (polizia e carabinieri) - prosegue la nota- a indagare sui reati di cui sono vittime i minorenni e gli adolescenti, gli stessi e le loro famiglie possono rivolgersi, per trovare ascolto, accoglienza e orientamento, anche alle seguenti strutture: l'Ufficio del Garante dell'infanzia e dell'adolescenza della Regione Lazio, presso la sede della Provincia di Latina, in Latina Via Costa, 1 (tel: 0773401224; e-mail: garanteinfanzia@regione.lazio.it,. il Centro antiviolenza minorenni, presso il Consultorio diocesano di Latina, Via Sezze, 16 (tel.: 07734068004; e-mail: contatti@consultorio".

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