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Cronaca

Carabinieri, un anno di lavoro sul territorio tra omicidi, mafia e microcriminalità

Il bilancio del Comando provinciale con l'operazione 'Omnia' sul cimitero di Sezze e 'Anni 2000' contro la malavita nel sud pontino

Tempo di bilanci per il Comando provinciale dei carabinieri che tira le fila dell’attività svolta nel 2021 ringraziando anche il Prefetto Maurizio Falco per l’opera di coordinamento con le altre forze di polizia. Nel contrasto alla criminalità, in particolare quella organizzata, gli uomini dell’Arma hanno attuato, in linea con le direttive del Comando Legione Carabinieri Lazio, un modello organizzativo che prevede la concezione e l’organizzazione di servizi finalizzata a contrastare particolari fenomeni (reati di microcriminalità come i reati predatori, o fatti/eventi sintomatici di attività mafiose come incendi, danneggiamenti, intimidazioni, estorsioni), sia attività investigativa vera e propria sviluppata  in sinergia con Reparto Operativo, Nucleo Investigativo e Informativo, Nuclei Operativi di Compagnie e le componenti speciali dell’Arma: ROS, NAS, NOE, NIL. Ma, soprattutto, è importante sottolineare come i risultati conseguiti siano il prodotto della sinergia con le altre forze dell’ordine come dimostra il recente arresto avvenuto a Fondi di 7 criminali trovati in possesso di armi e droga, risultato frutto della collaborazione tra carabinieri e Polizia. 

Nel quadro delle quotidiane attività di prevenzione e repressione dei reati, e in quelle di tipo amministrativo svolte sul territorio durante il 2021, si è registrato un incremento dei risultati rispetto all’anno precedente a fronte di una diminuzione dei reati evidenziatasi soprattutto nell’ultimo trimestre, grazie anche all’assegnazione, da parte del Comando Legione, di nuove risorse umane, 21 carabinieri, che hanno consentito una maggiore presenza sul territorio. 

I numeri

L’attività dei reparti dipendenti ha permesso, nell’anno appena trascorso, di trarre in arresto 550 persone e di denunciarne in stato di libertà 3450, di cui 75 arresti per il reato di furto e 280 denunce in stato di libertà per il medesimo reato. Anche per le rapine, a fronte di 11 arresti operati dall’Arma in provincia nell’anno 2020, si registrano 31 arresti nell’anno appena concluso.  

Inoltre sono stati sequestrati complessivamente circa 300 chili di sostanza stupefacente tra hashish, cocaina, eroina e marijuana e sono state proposte 17 persone per la sorveglianza speciale, 55 per l’avviso orale e richiesti 50 fogli di via obbligatori.

Sono state sottoposte a controllo dalle pattuglie e dai servizi appiedati dislocati sul territorio provinciale circa 100mila persone e sottoposti a controllo della circolazione stradale 60mila veicoli.

Le operazioni

Tra le operazioni di polizia giudiziaria vanno menzionate:

l’indagine Anni 2000, con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, a carico di 19 persone, emessa dal gip del Tribunale di Roma su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, che ha ricostruito l’attività di un’associazione di tipo mafioso, operante nel sud Pontino - e più specificatamente nel territorio di Castelforte, Santi Cosma e Damiano e comuni limitrofi – capeggiata da Antonio Antinozzi il quale, a seguito della scissione dal clan Mendico-Riccardi aveva costituito un gruppo autoctono strutturato su base familiare che, avvalendosi di metodi violenti e intimidazioni, mediante l’uso di armi ed ordigni esplosivi, aveva ingenerato un clima di assoggettamento ed omertà tra la popolazione;   

lindagine Omnia conclusa con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare, a carico di 11 persone che ha consentito di accertare la corresponsione di denaro conseguite dal custode del cimitero di Sezze, che induceva i privati a versare somme di denaro per assicurare una sepoltura ai propri cari, avvalendosi a tal fine del contributo determinante di un funzionario del medesimo Comune, deputato ad emettere la prevista determina di assegnazione dei loculi o delle tombe, a sepoltura già realizzata;

l’indagine, iniziata immediatamente dopo la commissione dell’omicidio del giovane Eric D’Arienzo avvenuto il 30 agosto 2020 che ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di una persona responsabile in concorso di favoreggiamento dell'omicidio, emessa dal GIP del Tribunale di Latina, su richiesta della locale Procura della Repubblica;

l’indagine Oasi, iniziata immediatamente dopo la commissione di una cruenta rapina a mano armata con sequestro di persona perpetrata la sera dell’11 luglio 2020 all’interno di una abitazione, ha portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 6 cittadini di etnia rom.

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“Il 2021 è stato un anno pieno di soddisfazioni operative – sottolinea il comandante provinciale Lorenzo D’Aloia - ma anche di impegno e costanza, che ha visto i carabinieri vicini alla gente e impegnati nell’infondere loro coraggio e fiducia, soprattutto nelle piccole comunità, diventando, spesso parte integrante. Un ringraziamento particolare va rivolto, quindi, alle donne e agli uomini del Comando Provinciale di Latina che, nonostante le difficoltà derivanti dalla pandemia, hanno lavorato con abnegazione e profondo impegno per venire incontro alle esigenze del cittadino”.

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