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Il caso

Migranti e accoglienza, parla il deputato Soumahoro: "Sono una persona integra, lotterò sempre per gli sfruttati"

Il caso delle cooperative legate alla famiglia della moglie lo ha travolto

Da alcuni giorni è al centro delle cronache nazionali per alcuni accertamenti disposti dalla procura di Latina e delegati alla guardia di finanza che riguardano le cooperative pontine impegnate nell'accoglienza dei migranti di cui ha fatto parte sua moglie e che tuttora sono state gestite dalla suocera e dal cognato, Karibu e Aid. Il deputato di Verdi e Sinistra Italiana Aboubakar Soumahoro, dopo essere stato chiamato in causa da numerosi articoli comparsi sulle cronache nazionali a partire dal quotidiano Repubblica, prende la parola in un video che ha deciso di pubblicare sulla sua pagina Facebook, in cui parla anche della vicenda che riguarda la moglie.

"E' una vita che lotto per i diritti delle persone - spiega fra le lacrime - Venti anni per strada a lottare, la mia vita è stata questa: lotta contro qualsiasi sfruttamento. Mi volete morto. Potrei lottare anche per i dipenti dei miei genitori se non fossero rispettati i loro diritti. Sono stato dalla parte della dignità del lavoro, sempre". "Avete paura delle mie idee, avete paura della mia lotta", ripete ancora. E poi fa un accenno alla vicenda che riguarda la moglie, Liliane Murekatete: "Mia moglie non possiede alcuna cooperativa - spiega - Non ci lavora neanche più, è ufficialmente disoccupata. Perché non parlate con lei? Perché non parlate con mia suocera? Io sono una persona integra, pulita. Sono nato 42 anni fa in Costa d'Avorio, lustratore di scarpe. Non mi sono mai fatto tentare dalla ricchezza materiale".

A proposito delle cooperative finite nell'occhio del ciclone, la procura di Latina nei giorni scorsi ha ufficializzato alcuni accertamenti delegati alla guardia di finanza che riguardano la situazione patrimoniali degli enti. Ma al momento non ci sono ipotesi di reato. Tutto era nato nelle scorse settimane dalle segnalazioni della Uiltucs arrivate sul tavolo della prefettura e dell'Ispettorato del lavoro relative agli stipendi non pagati a circa 26 dipendenti impiegati nell'accoglienza e nei progetti dello Sprar gestiti da Karibu e Aid. La situazione ha spinto la procura a delegare in questa fase accertamenti sui conti.

Cosa sappiamo della vicenda legata alla cooperativa Karibu

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