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Cronaca

Processo 'Scheggia', sindacato di polizia sulla Cetrone: "Pronti a costituirci parte civile"

Ancora reazioni dopo le esternazioni dell'ex consigliera regionale condannata a sei anni e mezzo. Solidarietà a magistrati e giornalisti anche dalla 'Caponnetto'

Non si placano le polemiche per le dichiarazioni via Facebook dell’ex consigliera regionale Gina Cetrone dopo una condanna a sei anni e mezzo nel processo ‘Scheggia.

Dopo l’Associazione magistrati anche il Siulp interviene esternazioni definendo di gravità assoluta “le esternazioni di una gravità assoluta – si legge nella nota del sindacato di Polizia – che provengono da una donna, Gina Cetrone, intanto ritenuta, seppur nel primo grado di giudizio, responsabile di reati gravissimi. I poliziotti della Squadra Mobile di Latina non hanno bisogno di essere difesi, e certo non si faranno intimorire da tali gratuite ed offensive accuse, per loro parlano i fatti, le indagini svolte le inchieste condotte con sacrifici ai più sconosciuti e che consentono oggi di poter affermare che la nostra provincia, sotto l’aspetto della criminalità sia una provincia diversa e più sicura rispetto a quella che era appena qualche decennio fa. Ciononostante – conclude la nota -le frasi postate dalla donna a seguito della sua condanna sono irricevibili e vanno rispedite al mittente. Il Siulp esprime totale ed incondizionata solidarietà alla Squadra Mobile ed ai Magistrati della Dda Romana e del Tribunale di Latina, ed è pronto a valutare l’ipotesi di costituirsi parte civile nel caso in cui tali affermazioni vengano ritenute rilevanti dal punto di vista penale”.

E sulla vicenda anche l’Associazione Nazionale contro le illegalità e le mafie ‘Caponnetto’, che era parte civile nel processo a carico della Cetrone, dell’ex marito Umberto Pagliaroli e di Armando e Gianluca Di Silvio, esprime la “propria totale solidarietà all’Associazione Nazionale Magistrati di Latina, e a quanti tra magistrati, esponenti delle forze dell’ordine e giornalisti sono stati fatti oggetto degli insulti sui social network da parte della Cedrone. Oggi, come sempre, dalla parte della giustizia”.

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