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Cronaca

Processo al clan Ciarelli, Comune di Latina e 'Caponnetto' ammessi come parti civili

Udienza preliminare con rito abbreviato davanti al gup di Roma per sette delle 13 persone arrestate nell'operazione 'Purosangue Ciarelli'

Prima udienza questa mattina, 7 marzo, davanti al gup del Tribunale di Roma Rosalba Liso del processo con rito abbreviato a carico di sette persone arrestate a giugno dello scorso anno nell’ambito dell’operazione ‘Purosangue Ciarelli’.

Sul banco degli imputati ci sono Maria Grazia Di Silvio, Valentina Travali, Costantino Di Silvio detto Patatone, Francesco Iannarilli, Roberto Ciarelli e Gianluca Di Silvio chiamati a rispondere a vario titolo di estorsione, truffa, violenza privata, danneggiamento e lesioni, reati aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolazione mafiosa nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile di Latina e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Roma.

Nell’udienza odierna il giudice ha accolto le richieste di costituzione di parte civile del Comune di Latina, rappresentato dall’avvocato Anna Caterina Egeo, e dell’associane Caponnetto. Ha inoltre accolto la richiesta presentata dai legali di Valentina Travali e Maria Grazia Di Silvio di rito abbreviato condizionato all’audizione di due testi ammettendone però soltanto uno. Si torna in aula il 18 aprile, prossimo per ascoltare quest’ultimo, poi il 2 e 15 maggio per la discussione con gli interventi del pubblico ministero Luigia Spinelli, delle parti civili e della difesa prima che il gup emetta la sentenza.

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