rotate-mobile
Cronaca

Rischio amianto alla centrale nucleare: Inps condannata al risarcimento per un lavoratore

La causa al tribunale del lavoro promossa dall'avvocato Ezio Bonanni. L'Ona stima in provincia di Latina 150 casi di mesotelioma

Alla centrale nucleare di Borgo Sabotino è stato utilizzato amianto e ci sono stati livelli di esposizione superiori alla soglia consentita nel corso della media della otto ore lavorative al giorno. Il tribunale di Latina ha infatti condannato l'Inps a rivalutare la posizione di contributiva di un lavoratore, con i benefici contributivi per l'esposizione all'amianto e l'adeguamento dell'importo pensionistico. 

La causa, davanti al giudice del lavoro Umberto Maria Costume, è stata promossa dall'avvocato Ezio Bonanni. "Grazie a questa sentenza che costituisce un precedente giudiziario -  spiega il legale del lavoratore - tutti i dipendenti potranno chiedere un risarcimento previdenziale, anche se ancora privi di malattia e soprattutto avranno diritto alla sorveglianza sanitaria, poiché potrebbero manifestarsi danni alla salute, come è successo per un altro collega del mio cliente che, grazie al controllo sanitario disposto dall’Ona, ha ricevuto la diagnosi precoce della malattia da amianto, e ha evitato così il peggio”.

“Il picco dei casi di malattie asbesto correlate - sottolinea il presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto - mesoteliomi, tumori polmonari, alla laringe, faringe,esofago, fegato, colon e perfino all’ovaioper non parlare dell’asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici oltre alle complicazioni cardio-vascolari in provincia di Latina avverrà tra il 2028 e il 2030. Nel frattempo è necessario che tutti i lavoratori, a suo tempo esposti ad amianto, siano sottoposti al controllo sanitario periodico e che l’Inps e l’Inail riconoscano i loro diritti. Trovo paradossale che lavoratori pesantemente colpiti dalla fibra killer debbano continuare, ancora ad oggi, nel 2019, a ricorre all’autorità giudiziaria”. 

L’Ona - Osservatorio nazionale amianto - ha censito, per la provincia di Latina, circa 150 casi di mesotelioma, con un trend in netto aumento, rispetto ai circa 100 casi censiti dal Dipartimento di Prevenzione per il periodo dal 2000 fino all’anno 2014. Le città più colpite fino a tutto il 2018, sono Latina con 30 casi; Gaeta con 25 casi; Aprilia con 20 casi; Sezze con 10 casi; Formia con 15 casi. “Il mesotelioma - spiega l'Ona - è solo la punta dell’iceberg, l’Ona, quindi stima un’incidenza di mortalità per patologie asbesto correlate in provincia di Latina per il periodo dal 2000 al 2018 di circa 600 decessi, con una media di poco superiore a 30 decessi ogni anno”. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Rischio amianto alla centrale nucleare: Inps condannata al risarcimento per un lavoratore

LatinaToday è in caricamento