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Cronaca

"D'amore non si muore": un convegno sulla violenza di genere organizzato per gli studenti

L'appuntamento è mercoledì 6 marzo alle 9.30 presso la Curia Vescovile di Latina

"D'amore non si muore. Una giornata di sensibilizzazione sulla violenza di genere". E' il tema del convegno organizzato mercoledì 6 marzo, dalle 9.30, presso la sala sala San Marco della Curia vescovile di Latina, dall'istituto Frezzotti Corradini, dal Nucleo operativo per la prevenzione dei fenomeni di bullismo del Cts, dall'autorità garante per l'infanza e l'adolescenza della Regione Lazio, dall'associazione Forma Mentis e dal Consultorio familiare diocesano Crescere Insieme.

L’evento punta a focalizzare l’attenzione sul fenomeno della violenza sulle donne e sull’importanza di educare i giovani a un rapporto rispettoso e paritario tra donne e uomini, facendo luce su un tema di cui, nei contesti educativi e di socializzazione, non si parla mai abbastanza. Per contrastare la violenza di genere è indispensabile interessarsi fin dalla scuola. La volontà dei sostenitori del progetto è infatti quella di impegnarsi per educare, cambiare una mentalità e incidere positivamente sulla formazione delle nuove generazioni. 

L'incontro, rivolto ai ragazzi delle classi IV e V degli istituti superiori del territorio, è un’occasione per riflettere su questa piaga sociale. I lavori si apriranno con la proiezione del corto “Vacanze separate” di Gabriele Brocani, l’intervento di Davide Pacassoni, mental coach certificato, l’Associazione Culturale Cantiere dell’Arte interpretarà la celebre “Mi chiamo Valentina e credo nell’amore” tratto dallo spettacolo “Uomini e Donne eterno autoscontro” ispirata alla pièce recitata da Paola Cortellesi e Claudio Santamaria, che hanno voce a uno fra i più gravi problemi del mondo contemporaneo: la violenza sulle donne in un ambito familiare. Si darà poi spazio anche all’informazione con Elisa Morano, psicologa e criminologa, con un intervento dedicato alla battered woman: la donna da vittima a carnefice, e l’avvocato Pasquale Lattari , cassazionista, mediatore familiare e eenale del Consultorio Familiare.

“La scuola ha il compito di prevenire e intercettare la violenza di genere nella vita dei ragazzi – spiegano gli organizzatori – cercando anche di identificare situazioni di fragilità che possono generare spirali di violenza familiare. Una mattinata ricca di incontri con tanti personaggi a testimonianza che se si vuole fare prevenzione e mandare un messaggio ai giovani, se vogliamo sensibilizzarli ad un tema così attuale come la violenza di genere, dobbiamo parlare la loro lingua, e possiamo farlo dando un senso alle nostre parole grazie al contributo di tutti i relatori che hanno accolto con entusiasmo il nostro invito e parteciperanno ad un evento molto intenso, dedicata agli alunni delle scuole superiori”.

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