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SANITA'

Lavoro straordinario durante la pandemia, operatori Asl ancora non pagati

La Uil Fpl scrive al direttore della Asl per il riconoscimento orario delle prestazioni aggiuntive effettuate nel 2021 per coprire i turni scoperti

Hanno lavorato garantendo la copertura di alcuni turni all’interno delle strutture sanitarie nel periodo della pandemia ma ancora oggi non si sono visti riconoscere le dovute spettanze.

A sollevare il caso riguardante la gestione delle prestazioni aggiuntive riferite ai periodi pandemici dell’anno 2021 è la Uil Fpl che in una lettera al direttore generale della Asl Silvia Cavalli “il giusto riconoscimento economico per le prestazioni aggiuntive espletate”. “Allora la Direzione Generale chiese agli uffici delle professioni sanitarie – scrive il segretario Giancarlo Ferrara - di reperire personale disponibile a svolgere prestazioni aggiuntive, onde garantire la continuità dei servizi sanitari, che come tutti ricordiamo, erano in seria difficoltà a causa degli aumentati ricoveri Covid-19, dei numerosi contagi tra il personale e per l’istituzione di nuovi presidi di cura e profilassi. Il personale resosi disponibile, di concerto con i relativi coordinatori, ha garantito i turni scoperti (timbrando con il codice 6) e grazie al loro impegno è stato possibile assicurare le necessarie prestazioni sanitarie.

Oggi gli stessi lavoratori non hanno ancora ricevuto le spettanze dovute. I lavoratori – conclude la Uil auspicando una rapida soluzione - sono stati comandati, hanno lavorato e vanno quindi, retribuiti”. In caso contrario i lavoratori sceglieranno le vie legali per il recupero individuale dei crediti.

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