Corruzione in tribunale: la giudice Giorgia Castriota sospesa dal Csm
Il provvedimento disposto nei giorni scorsi in seguito all'arresto della magistrata, ritenuta responsabile di corruzione e atti contrari a doveri di ufficio
La giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina Giorgia Castriota, arrestata il 20 aprile scorso nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla procura di Perugia per corruzione, atti contrari a doveri d'ufficio e induzione indebita a dare e promettere utilità, è stata ufficialmente sospesa dal servizio. Un provvedimento che è in realtà un atto dovuto, arrivato in questi giorni dal Consiglio superiore della magistratura proprio in conseguenza dell'arresto e dell'indagine che l'ha travolta insieme al commercialista Silvano Ferraro e all'amica Stefania Vitto.
La sospensione stabilita dal Csm resterà in vigore almeno fino alla durata della misura cautelare a carico della giudice, che era finita in carcere ma alla quale dal 10 maggio scorso il tribunale del Riesame ha concesso i domiciliari.
L'indagine era partita dalla denuncia di un imprenditore pontino, Fabrizio Coscione, rappresentante legale di alcune società sottoposte a sequestro. La segnalazione aveva di fatto dato il via all'inchiesta, che ha consentito poi di delineare un quadro di accordo corruttivo e di vendita della funzione.attraverso nomine sospette nell'ambito dell'amministrazione dei beni sequestrati. I nominati in particolare, legati alla giudice indagata da rapporti personali, le giravano contributi mensili e altre regalie. Un caso eclatante di corruzione questo, che ha sollecitato l'invio a Latina di ispettori del Csm sia in procura che nel palazzo di giustizia.