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Cronaca

"Certificato pazzo", il medico Quadrino parla e nega la corruzione

Le dichiarazioni del professionista al giudice in udienza preliminare: per lui c'è una richiesta di condanna a otto anni

Nuova udienza del processo per gli imputati dell’inchiesta denominata ‘Certificato pazzo’ che si sta svolgendo davanti al giudice per le indagini preliminari Giorgia Castriota per coloro che hanno scelto di essere giudicato con il rito abbreviato. Ieri due imputati, lo psichiatra di Fondi Antonio Quadrino e l’avvocato Stefania Di Biagio, hanno reso dichiarazioni spontanee al giudice.

Quadrino, principale imputato per avere firmato falsi certificati per pensioni di invalidità o licenze di caccia per il quale il pubblico ministero Giuseppe Miliano ha chiesto una condanna a otto anni di carcere ha parlato a lungo e si è dichiarato completamente estraneo ai fatti che gli vengono contestati soffermandosi anche su alcuni casi in particolare. Il medico ha inoltre spiegato che non c’è stata alcuna corruzione viste le cifre esigue richieste per i certificati.  Anche la Di Biagio, per la quale c’è una richiesta di condanna a due anni di reclusione, si è difesa respingendo tutte le accuse.

L’inchiesta è stata condotta dai militari del Nas di Latina e ha portato alla luce ificato pazzo": 11 arresti, 70 denunce
un vasto sistema corruttivo finalizzato appunto al rilascio di false certificazioni mediche. Nel dicembre 2019 undici persone erano state arrestate, di cui nove in carcere e due ai domiciliari. E ben 70 indagati, individuati nell’arco di un mese di indagine, tra persone comuni e professionisti. Nello stesso mese ammontano a 150 i falsi certificati documentati dagli investigatori.

 

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