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I dati

Morti sul lavoro, Latina maglia nera: tre decessi nei primi mesi dell'anno

I dati dell'Osservatorio Vega sulla sicurezza sul lavoro relativi al primo trimestre del 2023. La provincia pontina la peggiore del Lazio: al 12° posto nella graduatoria nazionale

Sono 148 gli infortuni mortali sul lavoro avvenuti in Italia nel primo trimestre del 2023, 48 quelli in itinere. Sette le vittime in più rispetto allo stesso periodo del 2022. A rivelarlo è la nuova indagine dell'Osservatorio Vega sulla sicurezza del lavoro. Al livello nazionale è ancora preoccupante l'incidenza di mortalità nei giovanissimi, di età compresa tra i 15 e i 24 anni, e fra gli stranieri. Diminuiscono invece le denunce di infortunio complessive -25,5% rispetto a marzo del 2022 ma va ricordato che nei primi mesi dell'anno passato gli infortuni per Covid erano ancora molto numerosi.

In zona rossa, nel primo trimestre 2023, con un’incidenza superiore al 25%, rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 6,4 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) sono: Valle D’Aosta, Umbria, Abruzzo, Marche e Piemonte. In zona arancione: Veneto, Sicilia e Lombardia. In zona gialla sono invece le regioni Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Puglia, Emilia Romagna, Sardegna, Toscana e Liguria. In zona bianca infine Trentino Alto Adige, Calabria, Basilicata e Molise. "L'emergenza morti sul lavoro nel nostro Paese continua a rappresentare una dolorosa battaglia - dichiara Mauro Rosato, presidente dell'Osservatorio Vega di Mestre - Specie quando parliamo di lavoratori giovanissimi. Infatti, l’incidenza di mortalità di chi ha un’età compresa tra i 15 e i 24 anni è quasi doppia di quella dei colleghi che hanno un’età compresa tra i 25 e 34 anni (5,2 contro 2,9). Se dal confronto con l’anno scorso possiamo considerare positivamente la diminuzione del 25% degli infortuni denunciati, dobbiamo però ricordare che nel 2022 ed in particolare nei primi mesi dell’anno, erano ancora molti gli infortuni denunciati connessi al Covid. Questo fa pensare che la flessione rilevata in questi primi 3 mesi sia dovuta alla scomparsa del fenomeno Covid dalle statistiche sugli infortuni, e non a una riduzione degli infortuni direttamente connessi alle attività lavorative”.

Per quanto riguarda nel dettaglio il dato provinciale, in ordine di incidenza degli infortuni mortali rispetto al valore della media nazionale (numero di infortuni mortali ogni milione di occupati), Latina viene collocata in fascia rossa, 12esima nella graduatoria nazionale. L'indice di incidenza sugli occupati è infatti pari a14,3, con tre casi di morte sul lavoro registrati tra gennaio e marzo del 2023 su  209.824 occupati. Si tratta del dato peggio del Lazio. Dopo la provincia pontina, nella classifica nazionale, troviamo Viterbo, al 37° posto della graduatoria, con un'incidenza pari a 8,7. Si trova invece in fascia gialla Frosinone, che occupa la posizione numero 51 con un'incidenza di 5,8; fascia bianca infine per Roma, 57esima in graduatoria con incidenza di 4,5 e 8 casi registrati su un totale di 1.769.000 occupati, e anche per Rieti, che non registra invece nessun caso di morte sul lavoro.

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