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Cronaca

Amianto: dal 2000 a Latina 600 morti per patologie correlate

I dati epidemiologici forniti dall'Ona nel corso della conferenza 'Latina tra amianto, nucleare e rifiuti'

Dal 2000 al 2018 sono stati 600 i decessi in provincia di Latina per patologie correllate all'amianto. A rivelarlo è l'Osservatorio nazionale amianto (Ona) nel corso della conferenza 'Latina tra amianto, nucleare e rifiuti', durante la quale sono stati illustrati i dati epidemiologici aggiornati e sono state avviate proposte risolutive. All'incontro, moderato da Ruggero Alcanterini direttore vicario 'Ona notiziario - il Giornale sull'Amianto', ha partecipato Ezio Bonanni, presidente dell'Osservatorio, che ha spiegato i dati epidemiologici della provincia pontina per patologie asbesto correlate.

"L'Ona ha censito, per la provincia di Latina - ha spiegato Bonanni - circa 150 casi di mesotelioma, con un trend in netto aumento, rispetto ai circa 100 casi censiti dal Dipartimento di Prevenzione per il periodo dal 2000 fino all'anno 2014. Le città più colpite dai casi di mesotelioma sono: Latina con 30 casi; Gaeta con 25 casi; Aprilia con 20 casi; Sezze con 10 casi; Formia con 15".  "Ma il mesotelioma è solo la punta dell'iceberg - ha spiegato ancra il presidente dell'Ona - perché l'amianto provoca tumori polmonari, alla laringe, faringe, esofago, fegato, colon e perfino all'ovaio. Per non parlare di asbestosi, placche pleuriche e ispessimenti pleurici e complicazioni cardio-vascolari. L'Ona quindi stima un'incidenza di mortalità per patologie asbesto-correlate in provincia di Latina per il periodo dal 2000 al 2018 di circa 600 decessi, con una media di poco superiore a 30 decessi ogni anno".

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