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Cronaca

Comune di Latina, salta l'accordo sulle progressioni economiche: nuovo tentativo in Prefettura

Dipendenti in stato di agitazione. I sindacati giudicano "irricevibile" la proposta dell'amministrazione. Resta alta la tensione dei lavoratori che, in caso di esito negativo di una nuova conciliazione, porterà a nuove azioni di protesta

Non c'è accordo tra amministrazione comunale e sindacati sulla vertenza che vede coinvolti i dipedenti. Il nodo più critico è rappresentato dalle progressioni economiche orizzontali. Si è tenuta ieri, 4 ottobre, una riunione tra Comune e parti sindacali per cercare una soluzione definitiva, ma la conciliazione non è andata a buon fine e il personale, nel corso di un'assemblea sindacale, ha dichiarato lo stato di agitazione. 

"Irricevibile" per i dipendenti la proposta presentata dall'amministrazione per chiudere il vecchio contenzioso nato dalla mancata applicazione della seconda graduatoria delle progressioni economiche orizzontali riferite all’anno 2018. La Cisl Fp di Latina, pur non condividendo le premesse della proposta dell’amministrazione che "contenevano interpretazioni totalmente unilaterali e di soggetti istituzionali non partecipanti al tavolo delle trattative", ha cercato  una mediazione con l’amministrazione, dichiarando la propria disponibilità a sottoscrivere un accordo in linea con il mandato assembleare. "L’amministrazione invece, a nostro giudizio -spiegano la segretaria generale Cisl Fp Enza Del Gaudio e il segretario con delega alle funzioni locali della Cisl Marino Marini - in modo irresponsabile ha ritenuto di non modificare la premessa della bozza dell’accordo, che riteniamo tuttora causa della vertenza in atto.  È evidente, che non vi era e non vi è ad oggi alcuna volontà conciliativa da parte dell’amministrazione di chiudere il contenzioso, ma probabilmente solo la volontà di trovare pretesti o cavilli interpretativi affinché la vertenza non si concluda ma resti in essere. Rimane adesso il tentativo di conciliazione presso la Prefettura di Latina, ultimo atto della procedura di raffreddamento. Resta alta la tensione dei lavoratori che, in caso di esito negativo di un eventuale incontro in Prefettura, porterà a nuove azioni di protesta fino ad arrivare alla mobilitazione di tutto il personale e ad azioni legali per veder riconosciuti i loro diritti". 

Di diverso avviso l'amministrazione comunale. "È solo la decorrenza della seconda selezione che ha irrigidito il tavolo, chiedendo il sindacato la decorrenza febbraio 2018 e proponendo l’amministrazione gennaio 2019 - spiega il Comune in una nota - D’altronde, proprio la decorrenza della seconda selezione a gennaio 2019  consentirebbe di superare legittimamente tutte le criticità applicative dell’Istituto sollevate dai revisori dei conti dell’Ente e oggetto di precise disposizioni ministeriali. Viceversa, la decorrenza richiesta, cumulando le due selezioni nella medesima annualità (2018), avrebbe l’effetto di conferire la progressione alla totalità degli aventi diritto, contravvenendo al dettato normativo e alle interpretazioni ministeriali. La proposta di parte pubblica, quindi, da un lato presenta il pregio di confermare la prima selezione già positivamente conclusa per 220 dipendenti nonché le legittime aspettative dei partecipanti alla seconda selezione e, dall’altro, quello di estendere la possibilità di partecipazione (nel limite dell’importo stanziato di 20mila euro)  anche alle categorie apicali. Tale accordo sarebbe conforme sia al dettato normativo che all’interesse dei dipendenti a progredire in carriera". 

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