rotate-mobile
Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

'Dirty glass', il processo resta a Latina. Nessun legittimo sospetto

La Corte di Cassazione ha giudicato inammissibile l'istanza della difesa di Luciano Iannotta sui presunti condizionamenti ambientali

L'istanza di legittimo sospetto presentata dalla difesa di Luciano Iannotta per far spostare il processo ‘Dirty glass’  in un altro foro è stata respinta dalla Corte di Cassazione che ha giudicato inammissibile la richiesta. Sarà dunque il Tribunale di Latina a giudicare l'imprenditore e gli altri imputati: Luigi De Gregoris, Natan Altomare, il colonnello dei carabinieri Alessandro Sessa, il carabiniere Michele Lettieri Carfora, di Antonio e Gennaro Festa, Pio Taiani  arrestati per reati in materia fiscale e tributaria all’estorsione aggravata dal metodo mafioso, all’intestazione fittizia di beni, falso, corruzione, riciclaggio, accesso abusivo al sistema informatico, rilevazioni di segreto d'ufficio, favoreggiamento reale, turbativa d'asta, sequestro di persona, detenzione e porto d'armi da fuoco.

Era stato l'avvocato Mario Antinucci a ottobre scorso a ipotizzare la possibilità di “gravi situazioni locali esterne alla serie di condizionamenti ambientali tra cui una violenta campagna mediatico-giudiziaria nei confronti di Iannotta che avrebbe dato enorme risalto alle vicende che hanno coinvolto l’imputato” tanto da ritenere necessario il trasferimento del procedimento ad un altro Tribunale dialettica processuale” che potevano in qualche modo condizionare il giudizio sugli imputati. L'istanza aveva di fatto bloccato il processo ma la Cassazione gha respinto la richiesta quindi si prosegue davanti al foro pontino.

Il collegio penale conmposto da Morselli, Sergio e Romano ha quindi fissato una nuova udienza per il 23 febbraio quando sarà affidato l'incarico per le trascrizioni delle intercettazioni telefoniche.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

'Dirty glass', il processo resta a Latina. Nessun legittimo sospetto

LatinaToday è in caricamento