Volevano estorcere 15mila euro di un debito, condannati Francesco Viola e Angelo Travali
La sentenza del processo per una vicenda del 2007 per la quale erano anche accusati di rapina e esercizio arbitrario delle proprie ragioni
Si è concluso con due condanne a tre anni di carcere il processo a carico di Angelo Travali e Francesco Viola, accusati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, estorsione e rapina.
I fatti contestati risalgono al dicembre 2007 quando i due – in concorso con Salvatore Travali, fratello di Angelo e all’epoca minorenne – con pesanti minacce pretendevano 15mila euro da R.D.M. e poi si impossessavano delle chiavi della sua auto minacciandolo di non restituirla fino a quando non avrebbe restituito la somma richiesta. Un’azione non andata a buon fine perché la vittima aveva presentato una denuncia in Questura.
ravali e Viola inoltre insieme a Massimiliano Loverso per esercitare un credito di quest’ultimo per un prestito effettuato in precedenza a Fabio Loverso lo avrebbero minacciato e intimidito sottolineando che il debito sarebbe triplicato in caso di ritardi nel pagamento.
Oggi l’ultima udienza del processo a carico dei due davanti al Tribunale presieduto da Gian Luca Soana. Il pubblico minisyero Luigia Spinelli ha chiesto una condanna a sei anni e otto mesi per Francesco Viola, assistito dall’avvocato Giancarlo Vitelli, e a sei anni e quattro mesi per Angelo Travali, difeso dagli avvocati Giancarlo Vitelli e Leone Zeppieri. Il Tribunale a conclusione della camera di consiglio ha condannato entrambi a tre anni di reclusione ciascuno.