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Cronaca

Tentata estorsione a un imprenditore, a giudizio Francesco Viola

Il giovane, condannato per 'Don't Touch', pretendeva 15mila euro per la vendita di un'auto. Il reato commesso con Agostino Riccardo, Angelo Travali e Corrado Giuliani

Nuovo rinvio a giudizio per Francesco Viola, condannato a quattro anni e mezzo di carcere nel processo d'appello per “Don’t touch”, come componente del gruppo criminale facente capo alla famiglia Di Silvio.

Il giudice per le indagini preliminari Giuseppe Molfese questa mattina ha disposto il giudizio per un’estorsione compiuta in concorso con Angelo Travali, Agostino Riccardo e Corrado Giuliani nei confronti dei quali, per una serie di errori di notifica, il processo è andato avanti.

La vicenda oggetto del procedimento risale ad agosto 2015 quando Viola, insieme ai coimputati, esigeva il pagamento di 15mila euro da un imprenditore di Latina per la cessione di un’auto. La vittima, alla quale Viola aveva dato appuntamento in bar per farlo incontrare con Travali, sarebbe stata minacciata in maniera pesante per averli messi in cattiva luce non versando quanto dovuto. “Se non paghi vengo sotto casa tua a cercarti. Ti do la caccia”: queste le frasi usate nei confronti dell’uomo che alla fine aveva presentato una denuncia in Questura. Pochi giorni dopo Viola era finito in carcere.

Nell’udienza preliminare di questa mattina il rinvio a giudizio da parte del gup Molfese al 20 aprile 2021.

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