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Cronaca

Fallimento Circe, revocata la sospensione dall'attività a due professionisti

Il Riesame ha accolto l'istanza di Simone e Roberto sull'interdittiva, per Mastrogiacomo divieto ridotto da un anno a sei mesi

Il Tribunale del Riesame di Roma ha revocato l’interdittiva dalla professione a carico di Simone e Roberto Manenti, coinvolti con altri cinque professionisti di Latina nell’inchiesta sul fallimento della società Circe e la vendita dell’albergo ‘Il Guscio’ di Terracina.  

I giudici hanno accolto il ricorso degli avvocati Silvia Buonomo, Roberto Porcaro e Enrico Quintavalle che avevano impugnato il provvedimento emesso dal giudice per le indagini preliminari Giuseppe Cario nel dicembre scorso. Per quanto riguarda invece il commercialista Massimo Mastrogiacomo, assistito dall’avvocato Luca Giudetti, il periodo di divieto di esercitare è stato ridotto da dodici a sei mesi.

Nelle scorse settimane era stata revocata la misura interdittiva emessa nei confronti di Aldo Manenti mentre era stata respinta una analoga richiesta per l’avvocato Luca Pietrosanti, assistito da Renato Archidiacono e Tommaso Pietrocarlo e per il commercialista Alberto Palliccia, assistito da Leone Zeppieri nei confronti dei quali resta quindi valido il divieto temporaneo di esercitare la professione per un anno.

Per tutti le accuse ipotizzate dai sostituti procuratori Claudio De Lazzaro e Giuseppe Bontempo, titolari dell’inchiesta coordinata dalla Guardia di Finanza, sono turbata libertà del procedimento di scelta del contraente nell’ambito di procedure fallimentari, trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita nell’ambito del fallimento della società Circe.  

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