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L'INCHIESTA

Mega truffa all'assicurazione, il carabiniere resta in silenzio davanti al giudice

Interrogato l'ex militare dell'Arma finito ai domiciliari con altre tre persone per un risarcimento da quasi 600mila euro per un finto incidente

E’ rimasto in silenzio davanti al gip Domenico Panariello, il carabiniere arrestato insieme ad altre tre persone per concorso di falsità materiale commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, falsità ideologica, fraudolento danneggiamento di beni assicurati e mutilazione fraudolenta della propria persona in riferimento ad un finto incidente stradale avvenuto a ottobre 2016. Il 54enne, assistito dall'avvocato Alessandro Mariani, è comparso davanti al giudice per le indagini prelinari Giorgia Castriota ma ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. La difesa ha comunque chiesto l'abìnnullamento dell'ordnanza, richiesta sulla quale il gip si è riservato di decidere entro i prossimi 5 giorni. L'ex militare è acccusato di aver redatto una relazione di servizio falsa, che confermava il sinistro nel quale sarebbe stata investita un’anziana.

Saranno invece interrogati venerdì mattina l'avvocato Alessandro Caracciolo, la madre Michelina Sereno e Antonella Di Mezza Cutillo, finiti anche loro agli arresti domiciliari per avere messo in piedi una truffa ai danni della compagnia assicurativa facendo riconoscere alla Sereno una invalidità del 75% per un finto incidente nel quale la donna non aveva riportato danni e che ha fruttato un risarcimento di quasi 600mila euro. Cifra che su provvedimento del sostituto procuratore Andrea D'Angeli titolare dell'inchiesta à stata mesa sotto sequestro preventivo.

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