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Cronaca

Ladri seriali in manette, altri sette arresti della polizia. Furti in tutta la provincia

Operazione congiunta della squadra mobile e della squadra di polizia giudiziaria della Polfer di Roma. Un'indagine che si intreccia con altri arresti dei giorni scorsi

Associazione a delinquere finalizzata ai furti pluriaggravati. Sono almeno quindici i colpi contestati a una banda di cittadini rumeni nell'ambito di un'indagine condotta dalla squadra di polizia giudiziaria della polizia ferroviaria del Lazio. Sette gli arresti eseguiti nel corso della notte, che seguono i provvedimenti già emessi nei giorni scorsi nell'ambito di un'analoga attività investigativa condotta dalla squadra mobile di Latina e conclusa venerdì scorso con l'arresto di cinque rumeni. 

Ecco come agiva la banda: i ladri in azione nelle immagini della videosorveglianza

Due indagini legate

Le due indagini sono strettamente legate e una può essere considerata prosieguo dell'altra. Tre dei soggetti finiti in manette nel corso della nuova operazione erano infatti componenti della banda già arrestata dalla Mobile. In questo caso l'indagine degli uomini della Polfer di Roma, guidati dal vicequestore Marco Napoli, sono scattate a luglio del 2018 dopo una serie di furti commessi ai danni delle biglietteria automatiche nelle stazioni ferroviarie della provincia pontina. Il gran numero di colpi messi a segno aveva addirittura portato Trenitalia ad eliminare le macchinette che consentivano di utilizzare contanti per sostituirle con quelle con uso esclusivo di bancomat. Il sospetto è che ad agire nelle stazioni ferroviarie pontine, sempre di notte e sempre con la stessa tecnica, fosse la stessa banda che poi ha cambiato completamente obiettivi. Nessun furto alle stazioni è stato materialmente attribuito ai sette stranieri, ma le indagini partite da quei colpi hanno poi permesso di accertare altri 15 episodi avvenuti in diversi comuni della provncia di Latina e anche ad Ardea e Pomezia.

L'attività investigativa partita dai furti nelle stazioni

Grazie agli impianti di videosorveglianza delle stazioni gli investigatori hanno potuto ricostruire la tecnica utilizzata dal gruppo: i malviventi, completamente travisati, portavano via il denaro contante custodito all’interno delle emettitrici automatiche di biglietti ferroviari, dopo averne scardinato il congegno di protezione con frullini o altri arnesi da scasso. Le prime attività investigative della polizia ferroviaria, coordinate dalla Procura di Latina, da subito si sono focalizzate su un gruppo di cittadini rumeni che, con il tempo, hanno potenziato la propria capacità criminale spostando i propri interessi verso esercizi commerciali e distributori di carburante.

La fuga a tutta velocità sulla Pontina di notte a fari spenti

Nel corso delle indagini è stato accertato che la banda, dopo aver messo a segno i furti organizzati, fuggiva a bordo di auto di grossa cilindrata rubate sul territorio. Una fuga a folle velocità lungo la Pontina ed altre arterie della provincia, anche a 220 chilometri orari in piena notte e a fari spenti per non essere visti. In diverse occasioni, proprio di fronte a una guida tanto pericolosa, gli agenti hanno dovuto fermarsi e bloccare l'attività per non mettere a repentaglio, in un eventuale inseguimento, la sicurezza di altri automobilisti. In diversi casi gli investigatori hanno infatti ritrovato le auto utilizzate dalla banda incidentate e abbandonate nei campi. Circa 10 veicoli, tra autovetture ed autocarri, sono stati recuperati e sottoposti a sequestro, spesso anche con la collaborazione di altre forze di Polizia per non attirare i sospetti del gruppo criminale.

Gli obiettivi dei colpi

Durante le indagini, partite a settembre e concluse a dicembre dello scorso anno, sono state documentate le attività illecite del gruppo concentrate in orari notturni. Gli obiettivi prescelti sono stati i più vari: bar, supermercati, distributori di carburanti, esercizi commerciali, club privati, perfino un centro sportivo, un negozio di giardinaggio, una farmacia. Il bottino poteva variare a seconda dell’obiettivo, dal denaro contante agli attrezzi agricoli ai computer, molto spesso successivamente recuperati dai poliziotti.

La complicità di una donna

Il gruppo si è dimostrato compatto non solo nel compiere i furti, ma anche nel coprirsi a vicenda: in una circostanza ad esempio, dopo essere stati individuati dalle pattuglie dopo l’ennesimo furto, i malviventi si sono dati alla fuga da un’auto in corsa lasciando alla guida soltanto una donna loro complice che, pur di sottrarsi alla cattura, ha dichiarato falsamente di essere stata sequestrata nottetempo da un gruppo di tre connazionali.

L'operazione della Polfer

Le indagini della Polfer si sono intrecciate, nei mesi successivi, con l'attività investigativa portata avanti, su altri episodi di furto, dal personale della Squadra Mobile della Questura di Latina, indagine che ha dunque portato nei giorni scorsi a provvedimenti di fermo a carico di cinque cittadini rumeni, tre dei quali già coinvolti anche nell’attività della Polfer. I sette nuovi fermi sono stati immediatamente seguiti dalle ordinanze di custodia cautelare emesse dalla Procura: tre sono state notificate in carcere, mentre le altre quattro sono state eseguite tutte nel pomeriggio di ieri, 8 luglio. Un apporto fondamentale al buon esito delle indagini è stato dato dalla presenza presso gli Uffici della Polizia Ferroviaria di un poliziotto rumeno aggregato in Italia in virtù del progetto di collaborazione internazionale Ita.Ro.

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