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Cronaca

Giudice di pace, la Cgil: "Il mal funzionamento causato dalla carenza di organico"

Il sindacato difende i lavoratori, anello debole della catena giudiziaria, e chiede l'applicazione nell'ufficio di almeno due cancellieri

Le disfunzioni nel funzionamento dell’Ufficio del giudice di pace di Latina non sono addebitabili ai dipendenti ma a croniche carenze di personale che non vengono ‘sanate’.

Dopo la denuncia del presidente dell’Ordine degli avvocati Giacomo Mignano scende in campo la Cgil Funzione pubblica per difendere l’operato dei lavoratori “l’anello più debole della catena giudiziaria”. A parlare è il segretario Vittorio Simeone il quale sollecita il rafforzamento dell’organico e l’attivazione della la procedura di mobilità endodistrettuale per almeno due cancellieri esperti con una lettera inviata al presidente del Tribunale di Latina e al Presidente della Corte di appello di Roma.

 “E’ una realtà  - scrive il sindacalista - che la Corte di appello di Roma e la Presidenza del Tribunale di Latina non abbiano ancora applicato le figure professionali (almeno due cancellieri esperti) necessarie a consentire al Giudice di pace di Latina di poter fronteggiare la enorme mole di lavoro che su di esso grava. I lavoratori ci riferiscono che conoscono l’ordine alfabetico e più volte al giorno sistemano quello che utenti frettolosi mettono in disordine e non risultano avere arretrato nel discarico udienze oltre a tenere in ordine, per quanto umanamente possibile, i fascicoli. Le udienze da remoto prosegue la lettera - non favoriscono gli avvocati, ma neanche la cancelleria: anche un neofita delle aule giudiziarie sa bene che le udienze da remoto aggravano le cancellerie per le centinaia di notifiche che debbono precedere e seguire l’udienza cartolare. E’ anacronistico  - prosegue Simeone - che nel 2022 gli Uffici del Giudice di pace – scrive Simeone - siano esclusi dal processo civile telematico: confidiamo nei tre miliardi di euro circa del Pnrr destinati alla giustizia ed è grave che la pianta organica dell'ufficio di Latina sia scoperta per la metà: le colpe, se di colpe si vuol parlare, sono dell’amministrazione centrale. Elevare i toni con addebiti generici – conclude - non porta risultati positivi ed anzi accentua lo scoramento dei lavoratori”. Il sindacato chiede inoltre di sapere se è vero che due unità lavorative del Tribunale -un cancelliere esperto ed un assistente - siano state inviate in missione presso il Giudice di pace ad indagare sull’accaduto e se tale incarico sia stato assegnato con decreto del presidente della Corte di appello.

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