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Cronaca

Giudice di pace a rischio collasso, gli avvocati scrivono al Ministro

Il presidente dell'Ordine Mignano con una lettera denuncia la cronica carenza di personale: "Il quarto mondo della giustizia è qui a Latina"

L’Ufficio del giudice di pace di Latina è a rischio implosione. La denuncia, l’ennesima, è contenuta in una lettera che il presidente dell’Ordine degli avvocati di Latina Giacomo Mignano ha inviato al Ministro della Giustizia Marta Cartabia, al Presidente della Corte d’Appello e ai parlamentari pontini, lettera nella quale sottolinea che “il quarto mondo della giustizia è qui, a soli 60 chilometri da Roma”.

La situazione a via Vespucci è disastrosa e la struttura rischia il collasso per carenza cronica di personale tanto da “rendere l'Ufficio inadeguato a far fronte alla domanda di giustizia proveniente da un così ampio bacino di utenza”. L’ufficio ha una vasta competenza su 17 Comuni dove operano 40mila aziende per un totale di 357mila persone. “E' facile intuire – sottolinea il presidente dell’Ordine - l'impatto che svolge sul tessuto economico sociale locale l'inefficienza del sistema giustizia dovuta alle gravi disfunzioni che ormai affliggono gli uffici di Latina e immobilizzano risorse economiche stimate per un importo pari a 3 milioni di euro”.

Poi i numeri delle carenze. “A fronte di 15 giudici previsti – scrive Mignano -  ne sono presenti solo 3 di cui 2 per il settore civile e 1 per il settore penale. Decisamente drammatica la situazione relativa al personale amministrativo delle 15 unità previste in pianta organica, risultano svolgere le loro attività il minor numero di unità operative con una serie di limitazioni: non vi è un direttore stabile e poi in luogo di 4 cancellieri esperti previsti in pianta organica, ne è presente soltanto uno e inoltre essendo appartenente alle categorie fragili, è presente una volta alla settimana”. Mancano del tutto gli assistenti giudiziari rispetto ai tre previsti e questo ha determinato un blocco dello smaltimento del contenzioso pendente con grave ripercussioni sull'esigenza della giustizia. Attualmente sono pendenti 4024 fascicoli, nel settore penale sono 800 per un totale di 5000 procedimenti affidati a soli tre giudici.

La richiesta all’amministrazione centrale e alla Corte di appello è quella di attivare tutte le procedure necessarie per dotare l’ufficio delle risorse delle quali necessita.

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