Racket degli autolavaggi, i due egiziani arrestati davanti al giudice
Il presunto esecutore materiale ha scelto di non rispondere, il presunto mandante degli incendi invece ha negato le accuse
Sono stati interrogati questa mattina Elsayed Waigh Mostafa, 42 anni e Ahmed Ibrahim Eladib, 22 anni, gli egiziani arrestati ieri dagli uomini della Squadra mobile di Latina con le accuse di incendio, tentata estorsione aggravata e turbata libertà dell’industria.
I due sarebbero gli autori di una serie di incendi ai danni di un autolavaggio di via Cavata a Latina prima nel 2017 e poi a giugno del 2019. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia da parte del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Laytina Giuseppe Cario, firmatario dell’ordinanza di custodia cautelare, i due hanno assunto un diverso atteggiamento. Eladib, assistito dall’avvocato Federica Carello e considerato l’esecutore materiale degli attentati, ha deciso di rimanere in silenzio avvalendosi della facoltà di non rispondere mentre Mostafa, ritenuto il mandante, assistito dall’avvocato Nicola Neri, ha risposto alle domande del giudice negando ogni responsabilità. La sua difesa ha chiesto la revoca della custodia cautelare in carcere.