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Cronaca

Chioschi incendiati, anche Libera alla manifestazione 'Il Mare non si Ferma'

Cioffredi esorta le istituzioni ad aiutare i titolari delle strutture. "Episodi che destano allarme perchè lasciano supporre una regia criminale"

"Gli incendi dolosi, di cui uno fortunosamente sventato, a danno dei tre chioschi sono episodi gravi che destano allarme e inquietudine perché lasciano presupporre una regia criminale tesa al controllo del litorale del capoluogo pontino. Siamo fiduciosi nell’azione degli apparati dello Stato che a Latina esprimono importanti eccellenze investigative ma siamo convinti che la criminalità organizzata si combatte anche con la corresponsabilità e il protagonismo dei cittadini".a parlare è Giampiero Cioffredi, ex presidente dell'Osservatorio per la legalità della Regione Lazio che oggi, sabato 27 maggio, parteciperà in rappresentanza di Libera alla camminata per la legalità “Il Mare non si Ferma” in programma per le 17 a Capoportiere su iniziativa di associazioni e comitati di Latina per esprimere sostegno e solidarietà ai titolari delle strutture date alle fiamme. 

"Preoccupa ancor di più - sottolinea Cioffredi - che ad essere colpito sia stato il chiosco assegnato all’impresa sociale Seaside Music Young nell’ambito del progetto “LatinaDamare” finanziato dalla Regione Lazio all’ex Giunta comunale. Assegnazione avvenuta dopo le rinunce, in un contesto di intimidazione, di tre società partecipanti al bando pubblico. Seaside Music Young, società animata da giovani, in questi due anni ha rappresentato una bellissima esperienza di gestione di una concessione pubblica ispirata ai principi di legalità, trasparenza e sostenibilità ambientale diventando un punto di riferimento per un turismo giovanile responsabile.

La seconda manifestazione in pochi giorni dimostra la volontà dei cittadini di Latina di dare una risposta di libertà e socialità alla paura che la criminalità tenta di infondere sul lungomare latinense. La paura nasconde la realtà. Schiaccia sul presente e rende immobili. Convince che niente può cambiare. Rende più poveri e più soli. La paura è un macigno sulla società e sulla vita delle persone. E’ solo la partecipazione che libera dalla paura e illumina i territori. Ecco perché dobbiamo accompagnare i ragazzi del primo chiosco a riaprire e tornare a vivere un luogo che rappresenta un vero presidio di legalità, socialità, sostenibilità che rende vivibile e sicuro il litorale di Latina"

Cioffredi esorte le istituzioni locali e la Regione ad aiutare concretamente questo percorso di rinascita. "Non bastano le pacche sulle spalle" commenta.   

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