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Cronaca

'Certificato pazzo', l'accusa chiede otto anni di carcere per il medico Antonio Quadrino

Il processo con rito abbreviato per l'inchiesta che ha svelato un sistema diffuso di rilascio di false attestazioni mediche per ottenere l'invalidità o il porto d'armi

Si è conclusa questa mattina in sede di udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Latina Giorgia Castriota la requisitoria del pubblico ministero Giuseppe Miliano per quattro imputati dell’indagine ‘Certificato pazzo’ che hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato.

Il rappresentante dell’accusa ha chiesto una condanna a otto anni di carcere per il dottor Antonio Quadrino, dirigente medico psichiatra del Csm di Fondi; due anni e otto mesi per Massimiliano Del Vecchio; due anni e quattro mesi ciascuno per l’avvocato Stefania Di Biagio di Monte San Biagio e per il medico legale di Nettuno Antonio Di Fulvio: i quattro sono chiamati a rispondere a vario titolo, di corruzione, falso ideologico, interruzione di pubblico servizio, falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale, truffa ai danni dello Stato, false attestazioni e certificazioni.

Poi il rinvio all’udienza del 5 ottobre prossimo quando la parola passerà ai legali degli imputati, gli avvocati Maurizio Forte e Massimo Basile. L’indagine nella quale sono rimasti coinvolti e che il 10 dicembre 2019 aveva portato all’arresto di undici persone, ha svelato un sistema di certificati medici falsi attestanti invalidità o per ottenere armi, licenze da caccia o per essere scarcerati, rilasciati in provincia di Latina in cambio di mazzette.  Gli investigatori del Nas hanno rilevato almeno 150 illeciti.

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