Odio contro ebrei ed extracomunitari: smantellato gruppo "Ordine Ario Romano". Indagini anche a Latina
Dodici indagati destinatari di una misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Sono accusati di associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione con finalità di discriminazione etnica e religiosa
Si chiama "Ordine ario romano" l'organizzazione smantellata dai carabinieri del Ros dopo un'inchiesta coordinata dalla procura di Roma. Il gruppo era composto da militanti di età compresa fra i 26 e i 62 anni ed era "stabilmente dedito alla pubblicazione sui social network di scritti, video e immagini dal contenuto razzista e discriminatorio, di ispirazione nazionalsocialista, antisemita e negazionista, nonché afferenti a tesi complottiste nei confronti del popolo ebraico". L'indagine tocca anche la provincia di Latina, oltre a quelle di Roma, Cagliari, Cosenza, Frosinone, L'Aquila, Milano e Sassari. Dodici gli indagati per i reati di associazione finalizzata alla propaganda e all'istigazione per motivi di discriminazione etnica e religiosa.
Nella fase esecutiva di esecuzione delle ordinanze di misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, disposte dal gip di Roma su richiesta della procura, i militari del Ros hanno avuto il supporto dei vari comandi provinciali dei carabinieri, tra cui quello di Latina. Sono sei gli indagati nel Lazio, di cui quattro a Roma e provincia, uno a Latina e uno a Frosinone, tre in Sardegna, uno in Calabria, uno in Abruzzo e uno in Lombardia.
L'attività investigativa è partita nel 2019 e ha portato alla scoperta del gruppo, molto attivo sui social dove - attraverso due pagine Facebook e una community Vk, uno dei social più utilizzati in Russia - venivano diffusi i contenuti razzisti e le tesi complottiste. Collegato a Ordine ario romano c'era poi il gruppo WhatsApp chiamato Judenfreie Liga (Oar) dal quale gli indagati istigavano a compiere azioni violente contro ebrei ed extracomunitari. E sempre su questo gruppo si era iniziato a pianificare un attentato contro una struttura della Nato, con ordigni confezionati in maniera artigianale anche grazie alla collaborazione di altri gruppi simili che operavano in Portogallo.