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Cronaca

Violenze e pestaggi per i debiti di droga, tutti in silenzio davanti al giudice

Negli interrogatori di garanzia Pes, Artusa e Sarrubbi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Solo Finocchiaro ha risposto

Si sono conclusi oggi gli interrogatori delle persone colpite da ordinanza cautelare nell’ambito dell’operazione ‘I Pubblicani’ portata a termine dal Nucleo investigativo dei carabinieri nei giorni scorsi e chiamate a rispondere a vario titolo di rapina, sequestro di persona, estorsione aggravata, lesioni personali aggravate dall'uso di armi, detenzione e porto illegale di armi, porto di armi e oggetti atti ad offendere e traffico di sostanze stupefacenti.

Dopo che ieri Roberto Ciarelli e Cristina Giudici si erano avvalsi della facoltà di non rispondere il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giorgia Castriota oggi ha ascoltato Pietro Finocchiaro, Giuseppino Pes, Alessandro Artusa e  Adriano Sarrubbi mentre Amine Harrada e Gianluca Pezzano verranno ascoltati su rogatoria.

L’unico a rispondere alle domande del gip e del sostituto procuratore Martina Taglione è stato Finocchiaro il quale ha negato qualsiasi coinvolgimento rispetto alle estorsioni, alle azioni punitive e all’acquisto delle partite di droga. Alessandro Artusa, assistito dagli avvocati Maurizio Forte e Pasquale Cardillo Cupo ha invece fatto spontanee dichiarazioni precisando di non conoscere le vittime delle violenze e negato ogni accusa ma non ha risposto alle domane. Silenzio assoluto da parte di Giuseppino Pes, assistito dall’avvocato Valerio Meglio, e Adriano Sarrubbi, difeso dall’avvocato Leonardo Palombi: entrambi si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. La difesa sta già preparando il ricorso al Riesame.

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