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Cronaca

Processo crac Midal, la Procura contesta l'aggravante dell'ingente danno patrimoniale

Si aggrava la posizione di Barberini, Izzi e degli altri imputati accusati di bancarotta fraudolenta per il fallimento del colosso alimentare

Si aggrava la posizione processuale degli imputati nel processo per il crac del gruppo Midal in corso davanti alla prima sezione penale del Tribunale di Latina presieduta da Gian Luca Soana.

Nell’udienza di questa mattina infatti l’accusa, rappresentata dal pubblico ministero Andrea D’Angeli ha contestato all’ex amministratore delegato  Paolo Barberini, al revisore addetto al controllo contabile Sandro Silenzi, al presidente del collegio sindacale, Sergio Gasbarra, al presidente del consiglio di amministrazione Rosanna Izzi, al manager Ivo Lucarelli, ai sindaci Pietro Gasbarra e Stefano Pisanu, agli imprenditori Piero e Antonio Bova e Giuseppe Piscina e al marito della Izzi, Giacomo Pontillo, tutti chiamati a rispondere di bancarotta fraudolenta, l’aggravante dell’ingente danno patrimoniale.

L’inchiesta sul fallimento del gruppo alimentare, partita nel 2012 aveva portato nel febbraio 2013 all’arresto dei vertici della società: secondo gli investigatori gli imputati a vario titolo, dissimulando sin dal 2005 lo stato di gravissima difficoltà che sarebbe poi sfociata nel dissesto e compiendo una serie di operazioni, con la complicità degli organi di controllo, avrebbero distratto dall’attivo della società enormi somme di denaro – oltre dieci milioni di euro - a tutto danno dei creditori. Il tutto utilizzando la falsificazione del bilancio, lo spostamento di denaro all’estero sotto forma di consulenze pagate per prestazioni mai ricevute, l’acquisto di un immobile da una società controllata dalla stessa Midal.

Preso atto della nuova contestazione il collegio difensivo, composto dagli avvocati Giovanni Lauretti, Luca Giudetti, Renato Archidiacono, Leone Zeppieri, ha chiesto i termini a difesa. L’udienza è stata quindi aggiornata al 26 ottobre prossimo.

Nel processo si sono costituiti parte civile 59 ex lavoratori dei supermercati del gruppo assistiti dagli avvocati Valentina Macor, Luigi Di Mambro, Guglielmo Raso e Claudio Cardarello.

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