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Cronaca

Latina perde il suo storico libraio: muore Piermario De Dominicis

Piermario aveva 67 anni. Intellettuale e musicista amato e stimato. Sono in molti ora a ricordarlo

La città di Latina perde oggi una figura storica e importante, libraio, intellettuale, musicista, conosciuto e amato da milti. Piermario De Dominicis (nella foto di Carlo De Santis, pagina Facebook) è morto all'età di 67 anni. A darne notizia è stato il fratello Marcello, con cui aveva fondato il gruppo dei Folk Road.

Una grande perdita Latina, che saluta il suo storico libraio ma anche l'uomo curioso, appassionato, ironico e pungente, capace di animare i dibattiti culturali della città insieme all'amico Antonio Pennacchi. In molti hanno un anedotto da raccontare che lo riguarda, un pensiero, un ricordo. E sui social, dove la notizia è circolata rapidamente, gli amici e i conoscenti lo ricordano con affetto e si stringono al dolore dei parenti. 

Poche parole del fratello, pubblicate questa mattina: "Non ho molte parole..Cercate di capirmi,, ma la morte di mio fratello e' un altro dolore immenso che va ad unirsi ai precedenti..Per fortuna sono riuscito a vederlo e parlarci ed eravamo contenti entrambi".

"Oggi ci ha lasciati Piermario De Dominicis. Una persona vitale per la nostra comunità - ha scritto l'ex sindaco Damiano Coletta - Perdo personalmente un amico, un compagno di viaggio leale, sincero, generoso, conserverò sempre i suoi messaggi di incoraggiamento ed i suoi preziosissimi suggerimenti, che credeva fermamente nei valori della libertà, della cultura e della solidarietà. Sapeva affermarli con la sua garbata ironia grazie alla conoscenza che gli derivava dalla sua capacità di scrivere e dalla sua capacità di fare musica. Capacità che sapeva esprimere con grande passione e curiosità. Latina perde una figura importante, direi storica per la comunità. Piermario il libraio con il suo rapporto diretto con i clienti, sempre disponibile a darti il giusto consiglio. Come i bottegai di una volta. Gli abbiamo voluto tutti un gran bene, anche chi aveva pensieri e ideologie diverse dalle sue, grazie al suo modo sincero ed estremamente rispettoso dell'altro nell'esprimere le idee. Perché era una persona "vera". Che il tesoro di alcune sue scritture non vada perso. Così come, per la nostra comunità, non deve andare perso il suo contributo per l'affermazione dei valori della cultura, della libertà e della democrazia. Ciao Piermario che ti sia lieve la terra". 

Le sue ultime parole invece sono state affidate solo pochi giorni fa alla rivista "Latina Città aperta" e questo è l'incipit che pubblichiamo: "E' stata sin qui, questa vita mia, un percorso per molta parte insensato, in cui credo di aver riservato a me stesso il peggiore malgarbo di cui fossi capace, dando forse agli altri il meglio di quel che mi era stato fornito dal mio repertorio umano. Ho attraversato, come tutti, infinite traversie, mille e mille strade, quasi sempre divergenti da quelle più facili, ho irrorato di grandi affetti e grandi rabbie un mondo attraversato da decine e decine di facce amiche o ostili, da volti pubblici che di volta in volta si facevano simboli di idee generali, universali, che amavo o odiavo alla luce del mio filtro morale, ancor più che politico" (Qui l'intero scritto)

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