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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Processo per l'omicidio Giuroiu, in aula i testi non ricordano

Davanti alla Corte d'assise la ragazza albanese smentisce le sue stesse dichiarazioni: "Non ho assistito all'uccisione e non ho riconosciuto i Travali"

Una testimonianza confusa, con molti non ricordo e contraddittoria rispetto alla deposizione rilasciata all’indomani dell’uccisione di Nicolas Adrian Giuroiu quella della giovane albanese ex compagna di Manuel Ranieri ascoltata questa mattina dalla Corte di assise di Latina nell’udienza del processo a carico di Angelo e Salvatore Travali, chiamati a rispondere dell’omicidio del 28enne rumeno avvenuto a borgo Sabotino nel marzo 2014 con l’aggravante della modalità mafiosa.

Secondo la ricostruzione degli investigatori e anche secondo la sentenza che ha condannato Mirko e Manuel Ranieri, la vittima faceva prostituire due giovani straniere, una delle quali legata a Manuel Ranieri e ci sarebbe proprio tale circostanza all’origine del suo omicidio, compiuto dai due fratelli aiutati dai Travali.  

Interrogata dal pubblico ministero Corrado Fasanelli la giovane ha raccontato di non avere assistito allo speronamento dell’auto sulla quale viaggiava la vittima e di avere poi sentito degli spari e a differenza delle dichiarazioni rilasciate all’epoca ha detto di non ricordare di avere riconosciuto Angelo e Salvatore Travali.

Poi è stato ascoltato Michele Petillo, un giovane pusher che secondo il racconto del pentito Renato Pugliese gli avrebbe riferito del coinvolgimento dei fratelli Travali nell’uccisione di Guiroiu. Ma il teste ha spiegato che all’epoca non conosceva né i due imputati né lo stesso Pugliese. L’udienza è stata aggiornata al 6 dicembre prossimo quando verranno ascoltati Agostino Riccardo e Adrian Ginka, quest’ultimo già condannato per l’omicidio.

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