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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Omicidio Giuroiu: "I Travali non c'entrano nulla, abbiamo fatto tutto da soli"

Manuel e Mirko Ranieri scagionano i due imputati spiegando che l'arma utilizzata era di loro proprietà e che Salvatore e Angelo non erano sul posto

I fratelli Travali non hanno in alcun modo partecipato all’omicidio di Nicolas Giuroiu. E’ quanto hanno sostenuto questa mattina Manuel e Mirko Ranieri, entrambi condannati – il primo a 24 anni, il secondo a 8 anni in quanto minorenne all’epoca – per l'uccisione del 28enne rumeno rapito a borgo Sabotino a marzo 2014, ucciso a colpi di pistola e poi nascosto in una vasca per liquami di un’azienda agricola di Cisterna.

I due sono stati ascoltati questa mattina davanti alla Corte di assise di Latina in collegamento dal carcere di Rebibbia dove sono detenuti ed hanno risposto alle domande del pubblico ministero della Dda Luigia Spinelli e degli avvocati difensori Italo Montini, Giancarlo Vitelli e Camillo Irace per ricostruire l’omicidio e le responsabilità degli imputati, Angelo e Salvatore Travali che, secondo investigatori aiutarono i responsabili per mostrare il loro potere intimidatorio sul territorio. 

Ho sparato a Giuroiu soltanto per difendermi perché lui per primo mi aveva puntato contro una pistola – ha spiegato Mirko Ranieri – nel corso di un incontro a borgo Sabotino dove c’era anche Ginka che aveva dei problemi con la vittima perché si era preso la fidanzata. Non è vero che sono stati i Travali a fornirci le armi e il supporto, loro non c’entrano nulla”.

Una versione questa che è stata confermata anche dal fratello Manuel. “Quel giorno mio fratello è arrivato e mi ha detto che aveva fatto un macello e aveva sparato a una persona e io l’ho portato a Tor San Lorenzo. Ma i Travali non li ho proprio visti e la pistola usata da Mirko era nostra, la tenevamo nello scantinato di casa insieme ad altre armi. Lui l’ha usata soltanto per difendersi ma noi con i Travali non abbiamo mai avuto a che fare”. Entrambi hanno espresso giudizi pesanti nei confronti dei penti Agostino Riccardo e Renato Pugliese grazie all cui dichiarazioni le indagini sull’omicidio Giuroiu sono state riaperte. “Sono due infami con cui non avevamo alcun rapporto”. Il processo è stato aggiornato al 4 aprile prossimo.

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