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Cronaca

Omicidio Giuroiu, l'auto dei fratelli Travali era nella zona del delitto

La ricostruzione di un investigatore nel processo davanti alla Corte d'assise per la morte del giovane rumeno, ucciso a borgo Sabotino

Nuova udienza questa mattina davanti alla Corte d’Assise di Latina presieduta da Gian Luca Soana del processo per l’inchiesta ‘Reset’ relativo all’omicidio di Nicolas Adrian Giuroiu, il 28enne rumeno rapito a borgo Sabotino a marzo 2014, ucciso a colpi di pistola e poi nascosto in una vasca per liquami di un’azienda agricola di Cisterna.

Sul banco degli imputati ci sono i fratelli Angelo e Salvatore Travali, accusati di omicidio volontario. Oggi in aula sono stati ascoltati un investigatore della polizia giudiziaria e un consulente della Procura distrettuale antimafia che ha condotto l’indagine e che era rappresentata in aula dal pubblico ministero Corrado Fasanelli.

Il vice Ispettore della Squadra Mobile ha spiegato come l’indagine abbia preso il via dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia e si è soffermato su alcune riprese di una auto bianca dei Travali che quel pomeriggio era stata immortalata da una telecamera nei pressi della centrale nucleare di Borgo Sabotino, proprio nella zona dove la macchina della vittima era stata speronata da un’altra vettura all’interno della quale c’erano i fratelli Manuel e Mirko Ranieri e Ionut Ginca, già condannati in via definitiva per l’omicidio.  Il coinvolgimento dei due imputati, assistiti entrambi dall’avvocato Giancarlo Vitelli, emerge secondo il racconto dell’investigatore anche da alcune intercettazioni telefoniche.

L’udienza è stata aggiornata al 27 giugno prossimo quando il video dell’auto sarà proiettato in aula, poi saranno ascoltati i due Ranieri e Ginca.

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