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Cronaca

Omicidio Massimiliano Moro, oggi l'interrogatorio di "Pupetto" Di Silvio e Antoniogiorgio Ciarelli

Entrambi parteciparono all'azione criminale del 25 gennaio 2010. Con loro arrestato anche Ferdinando Macù, che era stato scarcerato per un vizio di forma

Saranno interrogati oggi, 13 luglio, dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Roma,Antoniogiorgio Ciarelli e Ferdinando Di Silvio detto “Pupetto”, rispettivamente fratello di Carmine Ciarellie  figlio di Armando “Lallà” Di Silvio, arrestati nei giorni scorsi e considerati componenti del gruppo che organizzò ed eseguì l'omicidio di Massimiliano Moro il 25 gennaio del 2010.  Ai due si aggiunge anche Ferdinando Ciarelli detto “Macù”, già finito in carcere per l’omicidio lo scorso febbraio (insieme ad Andrea Pradissitto, Simone Grenga e Ferdinando “Furt” Ciarelli) ma poi scarcerato dal Riesame per un vizio di forma.

Sono entrambi accusati di omicidio volontario in concorso e associazione a delinquere di stampo mafioso, con l’aggravante di “aver agito con premeditazione e di aver commesso il fatto per agevolare l’associazione a delinquere nata dall’alleanza tra le famiglie rom Ciarelli-Di Silvio”. La riapertura dell'inchiesta sull'esecuzione di Moro è stata possibile grazie alle dichiarazioni di un nuovo collaboratore di giustizia, Andrea Pradissitto, che partecipò direttamente alle riunioni tra i due clan in cui si pianificava il delitto e si stabiliva la linea “stragista” come vendetta all'agguato a Carmine Ciarelli e come metodo per riaffermare il potere dei clan familiari rom contro tutti i gruppi antagonisti non rom.

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