Operazione 'Bellavista', dagli attentati alla droga: chieste condanne per venti anni di carcere

Condanne per quasi venti anni di carcere. Sono quelle richieste dall’accusa nel processo a carico delle cinque persone coinvolte nell’operazione denominata ‘Bellavista’, partita da due atti intimidatori e arrivata a scoperchiare un traffico di sostanze stupefacenti con base a Latina.

Davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa questa mattina sono comparsi Nazzareno Di Giorgio 51 anni, Mario Guiglia di 53, Marco Costanzo di 47, Emiliano Valenti di 46 e Andrea Reale di 38, tutti chiamati a rispondere di spaccio di sostanze stupefacenti. L’inchiesta della Squadra mobile era partita da due atti intimidatori messi a segno nel 2019 nel capoluogo pontino: l’esplosione dell’auto di Marco Costanzo e i colpi di pistola sparati contro Di Giorgio mentre era in auto. Le indagini avevano prima portato in carcere Giovanni Cambria, compagno della ex di Di Giorgio ma le intercettazioni successive avevano scoperto un collaudato e strutturato sistema di spaccio di cocaina di cui facevano parte sia Di Giorgio che Costanzo, insieme a Emiliano Valenti e Mario Guiglia. 

Oggi l’udienza del processo che su richiesta della difesa si svolge con rito abbreviato: il pubblico ministero Daria Monsurrò ha chiesto 4 anni e sei mesi per Costanzo, 5 anni e quattro mesi per Di Giorgio, 3 anni per Valenti, 4 anni per Guiglia e 2 anni e otto mesi per Reale. Nella prossima udienza, fissata al 28 maggio, la parola passerà ai legali degli imputati prima che il gup entri in camera di consiglio per la sentenza. La posizione di Giovanni Cambria, che era accusato di detenzione di materiale esplodente e danneggiamento con esplosione, è stata stralciata dal procedimento avendo il Tribunale del riesame annullato l’ordinanza cautelare nei suoi confronti rimettendolo in libertà.