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Cronaca

Maxi frode sui prodotti petroliferi, operazione "Diesel free tax": coinvolte anche società di Latina

Sequestrati beni per 40 milioni di euro, 116 persone indagate. Nell'ambito dell'inchiesta rientra l'arresto a dicembre di un imprenditore pontino

Tocca anche la provincia di Latina l’indagine condotta dai finanzieri del nucleo di polizia Economico-Finanziaria di Frosinone denominata “Diesel free tax”, che ha consentito di individuare un articolato e sofisticato sistema di evasione finalizzato all’illecita commercializzazione di prodotti petroliferi per l’autotrazione a prezzi inferiori alla media del mercato, grazie all’omesso versamento o all’indebito risparmio dell’imposta sul valore aggiunto e delle imposte dirette. La Procura di Cassino che ha coordinato l’indagine ha emesso, in via d’urgenza, un decreto di sequestro finalizzato alla confisca diretta e per equivalente di beni per un ammontare di oltre 40 milioni di euro, quale provento di attività illecita compiuto da parte di un gruppo criminale che operava su tutto il territorio nazionale.

Operazione Diesel free tax - Il video

Ne facevano parte società e anche soggetti vicini alla criminalità organizzata campana del clan camorristico Formicola. Tra i soggetti destinatari del provvedimento giudiziario ci sono infatti alcuni pregiudicati, contigui al clan operante prevalentemente in provincia di Napoli. Il sequestro ha riguardato le disponibilità finanziarie di quattro società con sede legale nelle province di Frosinone e di Napoli, nonché le disponibilità finanziarie, di beni mobili e immobili di sei soggetti, amministratori di diritto e di fatto. Nel corso delle operazioni sono stati sottoposti a sequestro decine di immobili, alcuni dei quali anche di pregio, nonché vari terreni nelle province di Frosinone, Napoli, Avellino, Campobasso e Cosenza, autovetture, motocicli, partecipazioni in altre società, ingenti disponibilità finanziarie e un’imbarcazione ormeggiata nel porto di Torre del Greco.

Le complesse e prolungate attività di indagine sono state avviate nel 2018, a seguito di due distinte verifiche fiscali nei confronti di una società di capitali attiva nella commercializzazione di prodotti petroliferi, con sede a Sora. Le investigazioni hanno poi consentito di individuare decine di società coinvolte su tutto il territorio nazionale, in particolare in provincia di Roma, Napoli, Milano, Verona e Latina, che a vario titolo hanno posto in essere condotte illecite, quali l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi, l‘omesso pagamento dell’Iva tramite il rilascio di false dichiarazioni d’intento prive dei requisiti di legge, nonché l’occultamento delle scritture contabili al fine di impedire la ricostruzione della movimentazione dei prodotti petroliferi commercializzati. Complessivamente, sono indagate 116 persone, di volta in volta interessate in relazione alle diverse fattispecie di reato emerse con particolare riferimento alle dichiarazioni fraudolente, alle indebite compensazioni di crediti d’imposta e all’autoriciclaggio, nonché 29 società in materia di responsabilità amministrativa degli enti derivante da reato.

Nello stesso filone investigativo rientra l’arresto, a dicembre del 2020, di un imprenditore della provincia di Latina, con il sequestro preventivo di beni per un valore di oltre un milione di euro.

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