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Cronaca

Operazione 'Movida', sei condanne al clan per spaccio ed estorsione

La sentenza del gup di Roma ha inflitto nove anni di carcere a Antonio Patatino Di Silvio e sei anni e quattro al fratello Costanzo

Sei condanne per quasi 34 anni di carcere. Questa la sentenza a carico dei sei componenti del clan Di Silvio accusati a vario titolo di violenza privata, rapina ed estorsione aggravata dal metodo mafioso in concorso coinvolti nell'indagine 'Movida' coordinata dalla Dda di Roma che aveva portato agli arresti del dicembre 2020 da parte degli uomini della Squadra mobile di Latina. 

Partendo dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia gli investigatori avevano ricostruito una serie di comportamenti da parte dei componenti del gruppo consistenti in minacce di ritorsioni puntando sulla forza e la fama violenta del gruppo di appartenenza. 

Il giudice per l'udienza preliminare del Tribunale di Roma Angela Gerardi davanti al quale si è celebrato il processo con rito abbreviato ha condannato:  Antonio Patatino Di Silvio a nove anni di carcere a fronte dei dieci richiesti dal pubblico ministero Luigia Spinelli; Costantino Di Silvio detto Costanzo, è stato condannato a sei anni e quattro mesi; Fabio Di Stefano a cinque anni e mezzo; Massimiliano Tartaglia a quattro anni e otto mesi; Luca Pes a sei anni e Mario Guadagnino a due anni e quattro mesi di reclusione. Per i due Di Silvio, Di Stefano e Pes il giudice ha anche decretato l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per la durata della pena.

Secondo l'accusa i componenti del gruppo hanno messo in atto una serie di estorsioni, alcune riuscite altre no, minacciando semplici cittadini  e titolari di attività commericali chiedendo denaro in cambio di protezione. consistenti in minacce di ritorsioni facendosi forti di appartenere al clan Di Silvio. 

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