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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

"Ottobre rosso": le società intestate a prestanome attraverso le quali Gianluca Tuma gestiva Le Streghe

I dettagli dell'operazione della Mobile che ieri ha portato a tre arresti e a ingenti sequestri di quote societarie. Tuma puntava ad espandere l'attività di ristorazione anche a Roma

Intestazioni fittizie di società e tentata estorsione. Sono querste le accuse ipotizzate dagli investigatori per Gianluca Tuma e a vario titolo per il fratello Gino Grenga e per il suo collaboratore fidato Stefano Mantovano, tutti e tre arrestati ieri nel corso dell'operazione Ottobre rosso. In questi anni Tuma, aggirando l'ostacolo della sorveglianza speciale che gli impediva di fatto di ottenere autorizzazioni per il commercio, era riuscito, attraverso dei prestanome, ad espandersi nel settore della ristorazione attraverso il locale Le Streghe e ben cinque società attraverso le quali gestiva l'attività non solo a Latina, in via Aprilia, ma anche a San Felice Circeo e a Terracina.

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Puntava anche verso la Capitale e per aprire un nuovo locale della catena aveva creato una nuova società, Pizza 1 srl, con la quale aveva acquisito un locale in piazza Euclide. Nell'ambito della stessa operazione che ha portato agli arresti dunque sono stati eseguiti provvedimenti di sequestro di quote e conti correnti bancari di cinque società: La Casa della Morgana srl, Str srl, Pizza 1 srl, Morgana srl e Amal srls. Un sequestro da diverse centinaia di migliaia di euro.

Di fatto Gianluca Tuma era il titolare effettivo e il regista di ogni operazione commerciale, ma senza mai comparire. Amministratori e soci erano infatti Grenga e Mantovano oltre a due dipendenti stranieri del pub di Latina che per un certo periodo hanno accettato di aiutarlo per poi prendere le distanze e denunciare.

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