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Cronaca

Sequestrarono un avvocato per ore, condanne ridotte in appello per i quattro imputati

Operazione ‘Stelvio’, tre anni e 4 mesi a Pantusa che aveva attirato dato appuntamento al legale per poi portarlo in un capannone

Si è concluso con condanne ridotte il processo di secondo grado per l’operazione ‘Stelvio’ che aveva portato nel luglio 2019 a quattro arresti. Ieri la sentenza della Corte di appello di Roma che ha condannato a 3 anni e 4 mesi il 44enne Ernesto Pantusa di Latina, assistito dagli avvocati Dino Lucchetti e Marco Nardecchia; a un anno e quattro mesi Fabrizio Fava, assistito dall’avvocato Merluzzi; a due anni Salvatore Carleo, assistito dall’avvocato Gaia Gandolfi che ha patteggiato la sospensione condizionale della pena; a un anno e sei mesi Debora Fiorucci di Sermoneta difesa dall’avvocato Amleto Coronella.

All’origine dell’operazione la denuncia di un avvocato del foro di Santa Maria Capua Vetere che il 25 giugno 2019 che si era presentato presso il comando provinciale dei carabinieri di Latina ferito al volto e sul corpo: ai militari aveva raccontato di essere stato sequestrato da un suo cliente di Latina – Pantusa – che gli aveva dato appuntamento davanti alla Procura, portato in un capannone a Borgo Bainsizza dove erano arrivati i complici, Carleo, Fava e la Fiorucci. Per oltre cinque ore il professionista era rimasto lì, picchiato e minacciato poi rapinato dei circa 2mila euro in contanti e dell’auto. Alla fine era anche stato costretto a firmare cambiali per 110mila euro, cifra che secondo Pantusa rappresentava il risarcimento per alcuni processi sia civili che penali andati male.   

Nel processo di primo grado il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Roma, Paola Della Monica, aveva escluso l’aggravante del metodo mafioso contestata dal pubblico ministero Antonio Sgarrella condannando a 5 anni e 4 mesi di reclusione Pantusa, a un anno e mezzo Fava, a due anni Carleo e a due anni anche la Fiorucci. Ieri la sentenza della Corte di Appello, arrivata dopo due ore di camera di consiglio, che ha ulteriormente ridimensionato le pene a carico dei quattro imputati facendo cadere l’accusa di rapina per Pantusa.

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